Si era scontrato con i carabinieri:
non è colpa mia, auto senza freni

Donato Gabellone, 45 anni di Madone, arrestato lunedì con le accuse di rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ha respinto tutto in direttissima. L'uomo, con precedenti, è finito in manette dopo essersi scontrato in via Lunga con una pattuglia dei carabinieri.

Donato Gabellone, 45 anni di Madone, arrestato lunedì con le accuse di rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ha respinto tutto in direttissima. L'uomo, con precedenti penali, è finito in manette dopo essersi scontrato in via Lunga con un'auto dei carabinieri mentre era alla guida di una Mini Cooper rapinata a Palazzago.

«Non ho rapinato nessuno - ha spiegato al giudice - Io sono stato contattato da una persona, che mi ha proposto l'acquisto di una Mini Cooper di seconda mano e ci siamo dati appuntamento a Bonate per vedere l'auto. Ho imboccato la superstrada con direzione Bergamo per provarla e ho subito notato che l'auto sembrava avere qualche problema al freno. Ecco perché ho colpito l'auto dei carabinieri, ma io non volevo».

I militari si trovavano in mezzo alla carreggiata proprio in attesa della Mini Cooper: l'auto infatti era stata rapinata a Palazzago alla concessionaria «Supercar», con la scusa di un giro di prova. Il rapinatore, dopo aver fatto accendere la vettura, era infatti partito colpendo con lo specchietto l'addetta alle vendite, ed era fuggito.

Dopo l'incidente la guardia giurata che per prima si era messa all'inseguimento e carabinieri (con 15 e 25 giorni di prognosi) hanno bloccato e arrestato il 45enne alla guida. A sostegno della sua tesi difensiva la descrizione del rapinatore fatta dalla vittima: con capelli ricci e vestito di beige, mentre Gabellone era vestito di blu, e con capelli lunghi e lisci.

Il giudice per ora ha convalidato l'arresto con custodia in carcere, non ritenendo provata la versione della difesa. Processo rinviato al 12 gennaio.

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