Si era tuffato per aiutare una familiare
È morto il 31enne «inghiottito» dall’Adda

È morto il 31enne che per salvare una sua familiare in difficoltà nelle acque dell’Adda non aveva esitato a organizzare, con altri due loro parenti, a una catena umana.

Ricoverato in fin di vita all’ospedale Papa Giovanni, il 31enne - originario dello Sri Lanka e residente a Liscate, nel Milanese - si è spento nella notte fra domenica e lunedì. Tratta in salvo la donna, il giovane era finito però a sua volta in balia della corrente, che l’aveva trascinato a valle.

L’intervento di un elicottero del reparto volo dei vigili del fuoco di Malpensa aveva consentito di individuarlo e soccorrerlo. Tutto purtroppo è stato inutile.

La tragedia si è consumata nei pressi di Rivolta d’Adda, al confine con la Bassa bergamasca, dove il cingalese stava trascorrendo il caldo pomeriggio con moglie, figli e altri familiari sulla riva cremasca del fiume. Secondo le ricostruzioni il giovane cingalese è entrato in acqua con due suoi connazionali per soccorrere una loro familiare che si trovava in difficoltà mentre faceva il bagno.

I tre si sono presi per mano, in modo da restare ancorati tra di loro e garantire maggiore sicurezza: in questo modo hanno raggiunto la giovane in difficoltà e le hanno consentito di ritornare a riva sana e salva.

Sciolta la catena per tornare a loro volta a riva, il trentunenne – che era quello più all’interno del fiume – si è trovato a sua volta in difficoltà: è stato sopraffatto dalla corrente che, in un attimo, l’ha inghiottito.

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