Sicurezza sui treni, «emergenza grave»
Dimesso il ferito: un 50enne di Caravaggio

«Il Governo non sta facendo nulla per l’emergenza sicurezza sui treni lombardi»lo ha detto l’assessore bergamasco in Regione Alessandro Sorte che si occupa di Infrastrutture e Mobilità.

«Abbiamo chiesto già nei giorni scorsi, dopo il grave ferimento di Milano a Villapizzone, che treni e stazioni fossero presidiati anche dall’esercito, perchè l’emergenza c’e’ ed è grave. Anche Trenord è impegnata con un piano straordinario per potenziare i controlli. Ma il Governo non ci sente e anche le autorità locali considerano questa situazione da gestire come un’ordinaria amministrazione» continua Sorte, che in queste ore ha seguito da vicino l’ennesima aggressione accaduta venerdì sera su un treno delle ferrovie regionali.

L’assessore ha fatto visita in ospedale al pendolare: si tratta di un 50enne di Caravaggio, ferito dagli aggressori e ricoverato per contusioni. Dopo la notte in ospedale a Treviglio è stato dimesso. per lui 30 giorni di prognosi. L’episodio ha coinvolto un passeggero, appunto residente di Caravaggio, e un controllore donna sul treno che da Cremona, transitando per Treviglio arriva a Milano. Il controllore è stato aggredito con un cacciavite da due nordafricani visibilmente ubriachi.

«Deve essere chiaro che se i lavoratori e i passeggeri non saranno tutelati - ha concluso l’assessore Sorte -, anche il servizio di trasporto pubblico potrà subire dei contraccolpi».

«Nei giorni scorsi, con le organizzazioni sindacali abbiamo istituito un Osservatorio per tenere d’occhio la gravità del fenomeno. Ma se non ci saranno fatti concreti dal Governo e senza garanzie per chi viaggia servirà una iniziativa ancora più».

Nessun ricovero, invece, per il capotreno a sua volta minacciata e strattonata dai due immigrati. L’episodio nel tratto tra Cassano d’Adda (Milano) e Treviglio (Bergamo). Il passeggero è intervenuto proprio dopo aver sentito dell’aggressione alla capotreno, ma è stato picchiato dai due, che erano ubriachi e hanno anche tirato il freno d’emergenza. Il treno è poi ripartito fino a raggiungere la stazione di Treviglio Centrale, dov’è stato soppresso.

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