Sicurezza sulle strade, due autovelox a Calolzio

Due autovelox in arrivo a Calolziocorte. La giunta comunale, guidata dal sindaco Paolo Arrigoni, per garantire maggiore sicurezza installerà a breve due autovelox lungo l’ex statale 639. La questione della sicurezza è uno degli obiettivi primari della maggioranza: da qui la decisione dell’assessore Luca Caremi che, insieme al comandante della polizia municipale Costanza Cremascoli, ha deciso l’installazione del rilevatore di velocità. Entro il fine settimana gli autovelox saranno posizionati in due aree già individuate lungo l’ex statale, sempre in territorio di Calolzio. La zona più a rischio che è stata individuata è infatti l’ex statale 639 Lecco-Bergamo, un’arteria che nel corso degli anni è sempre più divenuta pericolosa. I punti più critici sono risultati corso Dante (in prossimità di alcuni incroci) e corso Europa (nei pressi delle Trafilerie Brambilla e oltre il passaggio a livello di Sala zona industriale): qui verranno installati i due autovelox.

Sulla questione tuttavia non mancano critiche, non solo mosse dalle opposizioni. «In primo luogo - commenta Giovanni Attinà dell’Udc - l’autovelox non deve essere collocato durante le ore di punta e soprattutto non deve punire gli automobilisti che superano di pochi chilometri i limiti di velocità. Tra l’altro sarebbe necessario rivedere alcuni limiti che sicuramente non trovano più riscontro nella realtà attuale». Ma su quest’ultimo punto l’assessore Caremi non può fare nulla. «Se fosse il Comune a decidere i limiti di velocità su una strada non comunale - spiega l’assessore - sarebbe passibile di denuncia. Andando però a verificare le contravvenzioni elevate con l’autovelox ci si accorge che quelle comminate per un superamento del limite di velocità di pochi chilometri sono davvero poche». La scelta ha comunque provocato non solo le critiche delle opposizioni di Udc e centrosinistra ma anche di un consigliere di maggioranza. «L’autovelox - spiega Dario Gandolfi, consigliere comunale di Forza Italia - non deve divenire un’occasione per aumentare le entrate del Comune né avere puramente una funzione punitiva ma un aspetto educativo sull’osservanza del codice della strada».

(02/12/2004)

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