Sindaci: la legge sul terzo mandato affonda in commissione Affari della Camera

La legge che elimina il vincolo dei due mandati per i comuni con meno di 3.000 abitanti non sarà approvata in tempo utile per le amministrative di giugno. Lo ha stabilito stamani la commissione Affari costituzionali della Camera visti i tempi ristrettissimi di cui disponeva per approvare il provvedimento. Il presidente della commissione Donato Bruno ha comunque mantenuto in calendario la legge, in modo che essa possa essere comunque discussa in vista delle future amministrative.

La legge, arrivata dal Senato prima di Pasqua, doveva essere approvata entro il 28 aprile senza modifiche, per poter essere applicata nella tornata di giugno. Il presidente Bruno, all’inizio della seduta, ha quindi invitato tutti i gruppi ad esprimersi sulla legge per capire se ci fossero le condizioni per approvare la legge in commissione entro giovedì, e in aula il successivo martedì 27 aprile.

A favore della legge si sono espressi l’Udc e la Margherita. Contrari invece la Lega Nord, An, Prc e il presidente del gruppo misto. Disponibili a discutere dell’argomento ma «perplessi» sul testo approvato dal Senato i Ds. Perplesso anche il rappresentante del governo, cosicché il relatore Michele Saponara, ha concluso che non c’erano le condizioni per approvare la legge direttamente in commissione in sede legislativa (servirebbe l’unanimità) e neanche per approvarla in aula entro il 28, visto che i gruppi contrari avevano preannunciato emendamenti sia in commissione che in aula, con tempi di discussione ovviamente più lunghi, e con il rischio di modificare il testo licenziato da Palazzo Madama.

Di qui la decisione di rinunciare alla corsa contro il tempo, ma anche quella di Donato Bruno di proseguire la discussione nelle prossime settimane per arrivare comunque ad approvare un testo.

(20/04/2004)

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