Sistema turistico bocciato in Regione
No agli 1,3 milioni chiesti: «Progetti slegati»

L’anno scorso era successo al Sistema turistico della Provincia di Bergamo, presentato da Via Tasso: bocciato e poi riammesso ai finanziamenti regionali. Ora la stessa sorte è toccata al Sistema turistico Bergamo, Isola, pianura, curato dagli uffici di Palafrizzoni (ente capofila) con l’appoggio della società di consulenza Gruppo Impresa. Il Pirellone ha assegnato un punteggio non sufficiente per ottenere il milione e 300 mila euro richiesto per tre progetti. Il restauro della casa natale del Donizetti in Borgo Canale in città, della torre medievale di Villa d’Adda, e dell’archivio storico nel castello di Pagazzano sono stati giudicati «slegati e non coerenti con un percorso turistico-culturale integrato», non raggiungendo i punti indispensabili per rendere ammissibile la domanda di contributo (350 mila euro a progetto più un tot per la promozione). Di fronte al «niet» di Milano, il Comune ha chiesto l’intervento dei consiglieri regionali bergamaschi, convocati ieri nel palazzo di piazza Matteotti anche dal sindaco Roberto Bruni, per cercare di recuperare la situazione.L’assessore comunale al Turismo e Cultura Enrico Fusi è fiducioso e getta acqua sul fuoco: «Il Sistema turistico è partito da mesi, e ci siamo mossi nella cabina di regia con i rappresentanti dell’Isola e della pianura. Le priorità sono state definite con la Regione e fino a poco tempo fa sembrava andassero bene. Adesso, invece, sembra che ci sia stato un intoppo e un cambiamento delle carte in tavola. Vogliamo comunque evitare di entrare in rotta di collisione con la Regione, speriamo che i consiglieri regionali bergamaschi ci diano una mano e che il lavoro fatto in questi mesi venga rispettato». Sulle conseguenze di un mancato finanziamento Fusi non entra: «Non voglio parlare della casa di Donizetti, perché Bergamo è capofila di un progetto complessivo. Non fa un discorso per sé, ma per la salvaguardia dell’intero Sistema turistico».All’appello per il vertice di ieri a Palafrizzoni ha risposto solo il consigliere regionale del Pd Beppe Benigni, altri hanno lamentato un ritardo nella convocazione, ma assicurato che l’impegno ci sarà. «Il percorso per ottenere il milione e 300 mila euro sembrava filare liscio – spiega Benigni – poi invece il progetto bergamasco è stato scavalcato da quello della Valtrompia, presentato pure fuori i tempi massimi del bando, con una proroga ad hoc. Più che una valutazione tecnica sembra una scelta politica, ed è indubbio che l’assenza di un esponente bergamasco in Giunta regionale qualche problema in più lo stia creando. Comunque ora vedremo con i consiglieri bergamaschi se è possibile verificare la situazione con l’assessore regionale Pier Gianni Prosperini ed essere riammessi ai fondi». Chi ha già assicurato per oggi un incontro con il titolare di Giovani, sport e promozione attività turistica è il leghista Daniele Belotti: «Al di là di possibili errori dei funzionari comunali e provinciali di turno o dell’eccessiva pignoleria di qualche funzionario regionale, Bergamo non può permettersi di vedere persi finanziamenti per un settore come il turismo su cui tutta la provincia punta molto. Bisogna cercare di non penalizzare Bergamo per la seconda volta, dopo il Sistema turistico della Provincia, e quindi la questione non è se il caso è politico o meno». L’azzurro Carlo Saffioti, presidente della commissione regionale Attività produttive che si occupa anche di turismo, parla della possibilità «di rivedere i progetti e quindi accedere ai nuovi bandi che verranno aperti all’inizio dell’anno prossimo», lamentando però il coinvolgimento tardivo dei rappresentanti bergamaschi al Pirellone: «Si poteva intervenire prima per correggere o presentare in qualche altro modo la domanda».Preoccupazioni anche da Promoisola, l’associazione socio-culturale che coordina le attività promozionali e culturali sul territorio dell’Isola. Il presidente Silvano Ravasio si augura che ci siano margini per modificare i progetti strada facendo così da ottenere i fondi: «La situazione è in evoluzione – commenta –. Stiamo cercando di risolvere i problemi che si sono presentati all’ultimo minuto, coinvolgendo i consiglieri bergamaschi per vedere di capire con Prosperini che cosa non è andato». Se la carta del fronte dei consiglieri uniti non portasse i risultati sperati, la prossima chance resterebbe davvero il bando di gennaio-febbraio, con ritardi però per le opere programmate. «E resterebbe davvero da capire se la Regione vuole bene o male a Bergamo, visto che viene bistrattata su tutti i progetti», chiosa Ravasio. A Palafrizzoni annunciano già fuoco e fiamme in caso di un’altra bocciatura.(21/10/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA