Stadio: «No, così non può entrare»
Il bimbo aveva... la maglia della Juve

«No, così non può entrare: dovete coprirlo». Sabato, mentre il Comunale si stava lentamente riempiendo per Atalanta-Juventus, per ben due volte gli steward hanno bloccato un papà che stava entrando con il proprio figlio. Il piccolo indossava una maglia della Juve.

«No, così non può entrare: dovete coprirlo». Sabato, mentre il Comunale si stava lentamente riempiendo per Atalanta-Juventus, per ben due volte, prima al prefiltraggio e poi ai tornelli, gli steward hanno bloccato un papà che stava entrando con il proprio figlio e un gruppo di altri 6 amici, tutti bergamaschi e tra cui un’intera famiglia con un altro bambino.

Il motivo? Il piccolo indossa una maglia della sua squadra del cuore, che non è l’Atalanta bensì la Juve. È la maglietta di Tevez, che sarebbe stato, di lì a poco, l’autore di due delle tre reti bianconere.

«E pensare che pochi minuti prima eravamo passati di fronte alla Curva Nord e ci siamo detti, scherzando: chissà cosa ci faranno – spiega un amico del padre del bambino –. Infatti fuori dalla curva c’erano vari atalantini, che ci hanno fatto delle battute, ma tutte assolutamente scherzose. Tipo: “Ma bravi, guardate come lo crescete bene”. Tra l’altro nel nostro gruppo c’erano anche due atalantini».

Alla fine il bambino ha tenuto la felpa sopra la maglia bianconera per tutta la partita, sollevandola soltanto in occasione dei tre gol. D’ora in avanti il gruppo di genitori ha deciso che boicotterà lo stadio di Bergamo.

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