Stazione, lavori a pieno ritmo
Navette solo se torna l’imbuto

«Per il momento il piano B resta nel cassetto». Ma se con l’apertura delle scuole dovesse ricrearsi l’effetto imbuto dello scorso anno alla stazione, Palazzo Frizzoni è pronto ad alzare il telefono e a chiedere ad Atb di far partire le navette.

«Per il momento il piano B resta nel cassetto»: lo annunciano il sindaco Giorgio Gori e l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, ieri impegnati in un nuovo sopralluogo sul cantiere della stazione ferroviaria. Ma i due amministratori comunali puntualizzano che si tratta solamente di una decisione momentanea, presa dopo aver visto con i propri occhi che i lavori sono ripartiti e aver ricevuto da Centostazioni la conferma che l’intervento alla facciata verrà portato avanti di notte, consentendo su piazzale Marconi un flusso e un deflusso regolare dei passanti.

Ma se con l’apertura delle scuole dovesse ricrearsi l’effetto imbuto dello scorso anno, Palazzo Frizzoni è pronto ad alzare il telefono e a chiedere ad Atb di far partire le navette. Perché la priorità della giunta è che, con il suono della prima campanella, la stazione ferroviaria non piombi nel caos; che i pendolari in partenza dal capoluogo possano raggiungere binari senza intoppi e gli studenti riescano a transitare attraverso il tunnel in direzione di via Gavazzeni senza restare intrappolati nella calca.

Dunque, l’esito dell’ennesimo sopralluogo allo scalo ferroviario, pianificato da Comune e Centostazioni (erano presenti questa volta il project manager, Diego Capoano, e la responsabile alla sicurezza, Elena Villa) ha avuto esito positivo: «Abbiamo constatato che il cantiere è ripartito – dichiara Valesini - l’amministrazione ha giocato e sta giocando un ruolo di pressione che sta avendo degli effetti».

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