Stezzano, la replica del sindaco
«Solo tesi difensive, non è la verità»

«Ho letto sui giornali le dichiarazioni rese dalla Zenca. Non ne conosco la fonte e quindi l’affidabilità. In ogni caso mi pare evidente il tentativo di cercare facili sponde, in coloro i quali interpretano la politica come un gioco di ruolo».

«Ho letto sui giornali le dichiarazioni rese dalla Zenca. Non ne conosco la fonte e quindi l’affidabilità. In ogni caso mi pare evidente il tentativo di cercare facili sponde, in coloro i quali interpretano la politica come un gioco di ruolo, così come l’inequivoca volontà di continuare a godere dei soldi sottratti alla cittadinanza stezzanese».

Così il primo cittadino di Stezzano, Elena Poma, in relazione a quanto apparso oggi sui giornali circa il contenuto dell’interrogatorio cui giovedì mattina è stata sottoposta Loredana Zenca, la ragioniera del Comune di Stezzano indagata con l’accusa di aver sottratto soldi (oltre 800 mila euro) dalle casse comunali con una serie di bonifici dal conto corrente dell’ente pubblico.

«Ho visto - si legge ancora nella nota del sindaco di Stezzano - che, coloro i quali invocano a gran voce il contraddittorio, aspettano solo che io parta per mettersi a distribuire volantini. D’altronde li capisco, perché tutte le volte che il contraddittorio c’è stato non hanno potuto far altro che prendere atto dell’evidenza».

«Da parte nostra - conclude Elena Poma - faremo tutto il possibile per recuperare quanto dovuto da tutti i soggetti responsabili, ben sapendo distinguere quelle che sono verità da quelle che sono solo tesi difensive.

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