Superbonus: 34 richieste all’Inps di Bergamo

Nel primo giorno di entrata in vigore del «Superbonus» all’Inps della nostra città sono già pervenute 34 richieste di prosecuzione dell’attività lavorativa da parte di lavoratori che hanno maturato il diritto a collocarsi in pensione. Al suo debutto, quindi, il provvedimento del ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha subito riscosso l’approvazione di ben 34 lavoratori che potrebbero andare in pensione e che, invece, hanno richiesto di posticiparla, ottenendo così il 32% in più di stipendio netto. Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, riguarda i lavoratori del settore privato – non i dipendenti pubblici – e prevede che venga versato in busta paga l’importo che si sarebbe speso per i contributi previdenziali: la retribuzione potrebbe così crescere fino al 41 per cento. Nei mesi scorsi già un 25 per cento dei lavoratori bergamaschi che avevano maturato i diritti alla pensione aveva deciso di soprassedere in attesa del provvedimento. L’obiettivo del «Superbonus» è duplice: da una parte innalzare l’età media lavorativa (attualmente ferma a 59,6 anni, effettiva di pensionamento) come indicato dall’Unione Europea; dall’altra far risparmiare le casse dello Stato, incentivando chi ha maturato i diritti ad andare in pensione a mantenere il proprio impiego. Il lavoratore che intende avvalersi dell’incentivo deve darne comunicazione alla sede dell’Inps di Bergamo ed al proprio datore di lavoro per lettera, fax o e-mail, utilizzando il modello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

(07/10/2004)

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