Sventata una rapina in centro I carabinieri arrestano 3 banditi

L’assalto all’Unicredit all’angolo tra via Broseta e via IV Novembre è finito tra sirene spiegate e mitra spianati con l’arresto da parte dei carabinieri dei tre rapinatori che avevano tentato di ripulire il caveaux, fatti uscire pancia a terra dalla bussola di ingresso dell’agenzia e ammanettati tra l’incredulità e lo spavento dei passanti.

L’allarme è scattato grazie alla prontezza di spirito di un’impiegata che al momento dell’irruzione era al telefono con una collega di un’altra banca e prima di riattaccare è riuscita a comunicare quanto stava accadendo.I primi ad arrivare sul posto sono stati i carabinieri della stazione di Bergamo principale che, indossati i giubbotti antiproiettile, si sono posizionati all’ingresso della banca e hanno tentato di capire che cosa stesse accadendo all’interno. I banditi, che come arma avevano soltanto una mazza avvolta nella carta stagnola spacciata per pistola elettrica, hanno deciso per la resa.

Hanno costretto il direttore dell’agenzia ad uscire per avvisare i carabinieri che all’interno non c’erano armi. Poi, uno a uno, sono usciti e sono stati immobilizzati a terra dai poliziotti e dai carabinieri giunti in supporto. Alcuni testimoni hanno riferito della fuga precipitosa di due presunti complici che, su una Fiat Marea, probabilmente, attendevano nelle vicinanze.

Interrogati, non rispondono al giudice

Gli arrestati sono Marco Daccò 41 anni di Sant’Angelo Lodigiano, Angelo Moretti 53 anni pure di Sant’Angelo L., Santiago Alfredo Caputo 49 anni, argentino residente a Milano. Interrogati questa mattina dal magistrato Rita Caccamo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il pm ha convalidato l’arresto di tutti e tre accusati di rapina.

(11/12/2004)

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