Tangenziale est, errore nel progetto

E meno male che non c’erano problemi per la Tangenziale est, la superstrada che collegherà l’asse interurbano (all’altezza di via Lunga) con il rondò delle Valli da un lato e la provinciale per la Valle Seriana dal’altro.

Nessun problema, parole e musica di Gianambrogio Crevenna, direttore generale di Palafrizzoni, lo scorso 11 febbraio: «Non abbiamo trovato alcuna soluzione perché non c’erano problemi. Stiamo semplicemente rivedendo il processo di validazione del progetto».


Un mese e qualche giorno dopo, il processo di validazione ha un nome e un cognome: variante al piano regolatore. Per inciso una possibilità che Palafrizzoni negava in modo più o meno assoluto fino a qualche settimana fa. Ma ora la musica è cambiata: «È da tempo che stiamo lavorando su questa soluzione. I problemi del resto ci sono sempre». Ancora parole e musica di Gianambrogio Crevenna, ieri a metà pomeriggio.

Normale che in mezzo a tutto questo can can la Commissione Trasparenza di Palafrizzoni (presieduta dal diessino Alberto Scanzi) abbia deciso di vederci chiaro. O almeno di provarci. E così domani alle 18 a porte rigorosamente chiuse gli assessori Enrico Piccinelli (Viabilità), Marcello Puppi (Lavori pubblici) e Luigi Nappo (Urbanistica) sono stati convocati insieme ai relativi funzionari per provare a dipanare la matassa.

Sul tavolo li attende il progetto preliminare e quello definitivo della Tangenziale est, in medesima scala, e pure una copia del piano regolatore. E una domanda: il progetto definitivo è conforme a quello preliminare e quindi al piano regolatore? Ad occhio e croce la risposta unanime dovrebbe essere «no», visto che Palafrizzoni ha avviato in fretta e furia l’iter per una variante urbanistica.

Ma cosa è successo? Bella domanda. In attesa che lo spieghino gli assessori, si possono azzardare alcune ipotesi. Cominciamo dal progetto preliminare, approvato nel giugno 2000 dal Consiglio comunale dopo aver esaminato le osservazioni e relative controdeduzioni. Il definitivo è stato invece approvato dalla Giunta in una riunione-lampo (15 minuti) del 29 ottobre 2003, alla presenza di sei assessori - Baraldi, Bonassi, Buzzanca, Carrara, Nappo e Piccinelli - su 12 più il sindaco. Ed è su questo documento che si è fatta la gara, vinta poi dalla Cavalleri di Dalmine.

Il problema sta nel mezzo: il progetto definitivo si discosterebbe dal preliminare in diversi punti, sia nella parte sud (dall’asse interurbano a Borgo Palazzo) che in quella nord (da Borgo Palazzo al rondò delle Valli), e soprattutto non è conforme al piano regolatore. Ma nella delibera del 29 ottobre c’è un passaggio al punto 4 che potrebbe essere la chiave: «Approvare le controdeduzioni alle osservazioni pervenute». Al di là della diatriba tuttora in corso tra chi sostiene che questo passaggio fosse competenza della Giunta e chi invece lo attribuisce esclusivamente al Consiglio comunale, le modifiche accolte hanno comportato (evidentemente) una variazione del tracciato che non è più conforme al preliminare e al prg.

E fin qua nulla di male, visto che il progetto della Tangenziale è stato redatto ai sensi della legge 1/1997 che prevede una sorta di deroga automatica al piano regolatore: il problema è che quest’ultimo non è stato poi aggiornato alla luce del nuovo tracciato della superstrada. E quindi in fase di espropri ci potrebbero essere fior di problemi.

Ora in pratica serve una variante che renda conforme il prg al nuovo percorso della Tangenziale. L’iter è avviato (coordinato dallo stesso Crevenna, visto che la vicenda riguarda più assessorati) ed è quello tradizionale: uffici tecnici, Commissione urbanistica, Giunta, 3ª Commissione consiliare, 6ª Circoscrizione e infine Consiglio comunale. Tutto entro fine aprile, quando la variante potrà essere adottata: quindi prima della scadenza dell’attuale mandato amministrativo si potrà dare il via ai lavori. Ma c’è un ma: è sufficiente l’adozione o serve invece l’approvazione, quindi l’esame di osservazioni ed eventuali controdeduzioni, percorso che necessiterebbe di ulteriori 60 giorni? Anche su questo punto ci sono interpretazioni difformi.

Ma il vero timore è un altro: la gara per la Tangenziale est bandita su un progetto definitivo non conforme al prg è a rischio di nullità? Questo è il vero incubo di Palafrizzoni, che qualche ditta affili le proprie armi legali e inizi una battaglia a suon di carte bollate. Di quelle che sai quando cominciano ma mai quando finiscono.

(17/3/2004)

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