Tanta neve e pericolo valanghe
Moro per ora rinuncia alla vetta

Tanta neve e pericolo valanghe. Impegnati nel tentativo di prima ascensione nella stagione invernale del Nanga Parbat (8.125 metri, in Pakistan), l'alpinista Simone Moro e il kazako Denis Urubko hanno dovuto per ora rinunciare a raggiungere la vetta.

Tanta neve e pericolo valanghe troppo elevato. Impegnati nel tentativo di prima ascensione nella stagione invernale del Nanga Parbat (8.125 metri, in Pakistan), l'alpinista bergamasco Simone Moro e il kazako Denis Urubko hanno dovuto per ora rinunciare a raggiungere la vetta.

«A fermarci - spiega Moro sul suo blog - non è stata la tanta neve in sè, quanto il pericolo di valanghe. In particolare, il problema è che per salire il ghiacciaio prima di portarsi dall'altra parte della valle, sotto il Ganalo Peak, si è obbligati a passare sotto il Nanga e in particolare sotto il canalone nel quale si sviluppa la via Kinshofer. Con tutta la neve caduta, la probabilità che scarichi al momento è troppo alta«.

«Denis - continua Moro - avrebbe voluto partire stamattina per tentare una salita lampo, in soli tre giorni. Ma per le previsioni pessime dei prossimi giorni successivi sarebbe stato un tentativo poco responsabile». Da venerdì sono previsti 5-6 giorni di nevicate copiose e giovedì la temperatura sopra i 7.500 metri sarà di -54 gradi con vento a 70 km /h. La salita sta avvenendo dal versante ovest lungo la parete Diamir di 1.200 metri.

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