Tanti, educati e un po’ «folli»
I cinesi invadono Valtorta sugli sci

Massimo Fossati, ad della Itb di Barzio, la società di gestione delle piste da sci di Piani di Bobbio-Valtorta, dice che «sono il futuro». Anche nello sci. Di certo, la prima cosa da fare, sarà quella di insegnare loro come si va sulla neve.

Massimo Fossati, amministratore delegato della Itb di Barzio, la società di gestione delle piste da sci di Piani di Bobbio-Valtorta, dice senza mezzi termini che «sono il futuro». Anche nello sci. Di certo, la prima cosa da fare, sarà quella di insegnare loro come si va in montagna e sulla neve. Per ora la stessa direzione di Itb (Imprese turistiche barziesi) si è limitata a «limitarne» il numero.

In un’occasione sono arrivati ai Piani di Bobbio addirittura 12 pullman carichi di cinesi pronti a invadere le piste, qualcosa come 500 e passa aspiranti sciatori che si sono avventurati per la prima volta sugli sci. «Per noi è stato difficile riuscire a gestire la situazione - commenta Fossati -, così abbiamo chiesto all’agenzia di riferimento di limitare, per le successive volte, il numero a un massimo di 200».

Visti i numeri, insomma, i cinesi sugli sci potrebbero realmente rappresentare il futuro per qualche stazione in crisi. Molto più, a questo punto dei tradizionali inglesi, o degli stranieri che finora sono arrivati dall’Est Europa, Polonia, Romania o Russia.

Gli orientali arrivano tutti da Milano, generalmente tramite l’organizzazione di alcune agenzie che forniscono loro i pullman. «Molti arrivano come se uscissero di casa senza sapere dove andare, in jeans, giubbino e senza guanti - dice un maestro di sci che insegna anche sulle piste di Piani di Bobbio e Valtorta -e naturalmente senza attrezzatura che noleggiano sul posto. Così si buttano in pista per delle ore cercando di imparare, ma il risultato non è il massimo. Cadono, si schiantano, ma si divertono un sacco e continuano a filmare con i-phone e altre macchinette fotografiche i capitomboli degli amici».

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