Telecamere in azienda, cade il divieto
I lavoratori potranno essere controllati

Sì all’uso degli strumenti di controllo dei lavoratori in azienda. Il loro utilizzo non sarà più vietato di principio, ma consentito in tre casi: esigenze organizzative o produttive, sicurezza del lavoro e tutela del patrimonio aziendale.

Lo stabilisce, tra l’altro, la bozza di decreto legislativo, approvata l’11 giugno dal Consiglio dei ministri, di attuazione della delega del Jobs Act per la semplificazione degli adempimenti di lavoro, come riporta ItaliaOggi. Oggi vige il divieto assoluto di utilizzo di impianti audiovisivi e altre apparecchiature per controllare a distanza l’attività dei lavoratori, salvo che per le esigenze organizzative e di sicurezza lavoro. La riforma, invece, disciplina «ipotesi» e «modalità» d’utilizzo degli impianti e apparecchiature, che pertanto non è più un’eccezione, ma una facoltà del datore di lavoro sebbene a certe condizioni.

Il tutto avverrà mediante la riscrittura dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori (la legge n. 300/1970). Quanto alle «ipotesi», la nuova disciplina stabilisce che gli impianti audiovisivi e «gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori» possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive; per la sicurezza del lavoro; per la tutela del patrimonio aziendale.

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