Tentorio: «Pronto il bilancio
Tasse mai alzate nonostante i tagli»

L’ultima maratona del Consiglio comunale, il bilancio di previsione e poi si «chiude». È iniziato il conto alla rovescia per la Giunta Tentorio. Tra meno di due mesi si torna a votare ed è tempo di bilanci, di «rendiconto di mandato» da presentare alla città.

L’ultima maratona del Consiglio comunale, il bilancio di previsione e poi si «chiude». È iniziato il conto alla rovescia per la Giunta Tentorio. Tra meno di due mesi si torna a votare ed è tempo di bilanci, di «rendiconto di mandato» da presentare alla città per l’amministrazione di centrodestra. Scorrendo il programma elettorale di cinque anni fa, 24 pagine dense di proposte e impegni programmatici, è indubbio che molto si è fatto, ma altrettanto è rimasto sulla carta. «Lo lasciamo alla prossima amministrazione», chiosa il sindaco con il consueto pizzico di ironia.

Sono stati anni «difficili» sotto il profilo finanziario. Il Patto di stabilità è stato un cappio al collo, ha impedito di spendere e di sognare. Altro che libro dei sogni...«Il vero miracolo - spiega Tentorio - è stato quello di riuscire a mantenere tutti i servizi, anche a farne qualcuno in più per sociale e cultura senza aumentare tasse e tariffe».

Il sindaco parla di «piccolo miracolo delle spese correnti, nonostante 6 milioni di contributi in meno dallo Stato». La spending review è stata l’altra mannaia caduta sulle teste degli enti locali. Anche Palafrizzoni ha limitato di qua e di là: «Meno mutui, 45 dipendenti, tre dirigenti e due assessori in meno, 10 per cento in meno di compensi, aboliti telefoni e autisti di servizio» elenca Tentorio nel suo bilancio personale.

I novanta milioni «sequestrati» a Roma sono diventati un refrain. È come avere una cassaforte ma non avere le chiavi, dicono dal Comune. A farne le spese sono stati gli investimenti e quindi le opere pubbliche. «Abbiamo fatto tutti, ma proprio tutti gli investimenti possibili in base a questo Patto», aggiunge il sindaco che cita alcuni risultati: «Il Museo del ’500 veneto in Piazza Vecchia, l’acquisizione gratuita dal Demanio dell’ex carcere di Sant’Agata, il piazzale della stazione, il restyling della biblioteca Mai, l’Accademia Carrara, il progetto della nuova Gamec e della Montelungo-Colleoni».

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