Ticket, tagli per 54 milioni
Altri 800 mila cittadini esentati

il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani hanno presentato le nuove esenzioni varate dall’Esecutivo lombardo in materia sanitaria, rese possibili grazie all’applicazione dei costi standard, rivendicata con forza da Palazzo Lombardia.

Dal programma ai fatti: tagliati i ticket sanitari. Ne hanno dato notizia il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani al termine della riunione di Giunta di lunedì mattina, presentando le nuove esenzioni varate dall’Esecutivo lombardo in materia sanitaria, rese possibili grazie all’applicazione dei costi standard, rivendicata con forza da Palazzo Lombardia.

LE MISURE - La delibera da 54 milioni, ha spiegato il governatore, «è modulata su tre misure: 40 milioni sono destinati all’esenzione completa dei ticket sui farmaci per i cittadini lombardi con più di 65 anni e con reddito inferiore ai 18.000 euro». «Riguarda - ha fatto notare il presidente - 800.000 persone».

«A questo intervento principale - ha proseguito - se ne aggiungono uno da 12 milioni di euro, per il mantenimento delle esenzioni per disoccupati, cassaintegrati e minori di 14 anni, e uno da 2 milioni di euro per il mantenimento dell’esenzione per numerosi interventi chirurgici in “day surgey”». «Questi ticket - ha ricordato ancora Maroni - dovevano entrare in vigore nel giugno scorso, a seguito di una delibera del dicembre 2012, ma l’avevamo sospesa per sei mesi.Oggi abbiamo deliberato una nuova sospensione per tutto il 2014».

IMPEGNO PER DIMINUIRE PRESSIONE FISCALE - Maroni, che si è detto «molto soddisfatto» per l’obiettivo raggiunto, che «realizza un punto importante del programma di governo», ha fatto notare che la delibera approvata lunedì, insieme «all’esenzione del bollo auto per chi rottama una vettura euro tre e all’esenzione dall’Irap per le Start up innovative», danno il segno che «la Regione Lombardia, nonostante i tagli del Governo, non solo è in grado di non aumentare la pressione fiscale, ma addirittura di ridurla».

«La decisione sulla riduzione dei ticket è stata presa e fa parte delle norme della Regione, per cui mi auguro di non leggere più interrogativi, dubbi o supposizioni su questo tema». È quanto ha detto il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, commentando la delibera approvata oggi dalla Giunta.

«E’ una norma - ha proseguito Mantovani - che incide sul piano sociale, aiutando le persone anziane. Togliere agli over 65 anche solo la spesa di 2 o 4 euro ogni volta che vanno in farmacia per comprare le medicine è una soluzione straordinaria». «Le 800.000 persone che esentiamo oggi dal pagamento dei ticket sui farmaci - ha concluso Mantovani - si aggiungono ai 5 milioni di Lombardi già esenti. Raggiungiamo dunque la cifra di quasi 6 milioni: si tratta di un numero molto considerevole».

Il commento della Cisl regionale - «L’esenzione dal ticket sulla ricetta farmaceutica per più di 800mila famiglie di pensionati lombardi over 65 decisa oggi dalla giunta regionale dà ragione a chi, come la Cisl lombarda, rivendicava da anni l’applicazione dei costi standard in sanità». Così Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia, commenta l’ampliamento della platea dei cittadini esenti da ticket deciso oggi. «Abbiamo salutato con favore il recente accordo nella Conferenza delle Regioni, convinti che avrebbe portato alla nostra Regione più risorse che, se ben indirizzate, avrebbero alleviato il fardello di difficoltà a cui sono costrette tante famiglie in questo tempo di crisi», ricorda Petteni, aggiungendo che «Questa è la strada da seguire, indirizzando le risorse che si rendono disponibili non in una indistinta pioggia, ma indirizzando gli interventi, come quello deciso oggi, nei settori sociali più esposti e a rischio». «Siamo anche soddisfatti – sottolinea il segretario generale della Cisl Lombardia - per la decisione di mantenere per tutto il 2014 l’esenzione per le famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi, cassintegrati, in mobilità, con contratti di solidarietà e disoccupati. Per questi ultimi chiediamo però che il limite di reddito che dà titolo all’esenzione sia quello in essere durante la disoccupazione e non, come avvenuto nel 2013, quello dell’anno precedente, nel quale il lavoratore magari aveva lavorato».

Il commento della Cgil regionale - Nino Baseotto, Segretario generale della Cgil Lombardia ha dichiarato: «Le decisioni di oggi della giunta, apprezzabili nel ridurre il peso della compartecipazione sugli anziani con basso reddito, attenuano però solo in parte le iniquità del sistema. In particolare, non affrontano il problema di quelle famiglie che, per mancanza di mezzi e per il costo delle prestazioni, sono costrette a rinunciare alle cure. Di queste aveva parlato l’assessore Mantovani, ma nella delibera non se ne fa cenno. Cosi’ come non si è voluto affrontare il problema dei disoccupati, dei cassintegrati e dei lavoratori in mobilita’, per i quali sono state confermate le condizioni di esenzione in vigore; ribadiamo quindi la critica espressa già l’anno scorso, quando erano state fortemente ridotte le esenzioni. Dopo tanti annunci - conclude il segretario generale della Cgil Lombardia - ci saremmo aspettati piú equità verso coloro che stanno già pagando pesantemente la crisi».

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