Timbra il biglietto, la data è sbagliata
Multa. La Sab: sanzione per altri motivi

Una multa, una richiesta di informazioni da Sab, ma nessuna risposta. Ecco la storia che è arrivata alla nostra redazione.

«Lo scorso 13 febbraio ho consegnato la seguente lettera accompagnata da un formale reclamo e ad una richiesta di appuntamento con un responsabile agli sportelli della Sab di Bergamo in piazza Marconi. Ancora non sono stata degnata di nessun tipo di risposta» inizia così la missiva di una donna residente a

«Lo scorso 10 febbraio, come ogni giorno, mio figlio ha preso il pullman che da Bergamo viaggia in direzione Soncino per tornare da scuola alle ore 13.20. Ha timbrato regolarmente il biglietto e si è accomodato. All’altezza di Cavernago sono saliti sul pullman due controllori che gli hanno fatto notare che il biglietto riportava la data del 7/2/15 alle ore 19,36 e che avrebbero dovuto fare la multa. Mio figlio, fidandosi dell’onestà dei due, ha insistito dicendo che probabilmente c’era stato un errore nell’obliteratrice e ha ritimbrato davanti a loro il retro del biglietto mostrando che di nuovo il timbro riportava la data del 7/2/15 ma stavolta alle 20,02.Ha poi detto che non era giusto fargli la multa in quanto l’errore non era suo ma c’era qualcosa che non andava nell’obliteratrice» spiega ancora la mamma.

«Uno dei due controllori gli ha spiegato che ormai aveva scritto e un verbale non può essere annullato. Mio figlio ha allora preso dal portafogli un biglietto nuovo e lo ha ritimbrato: sorpresa! Di nuovo riportava la data del 7 febbraio. Nel frattempo, mentre un controllore ritirava l’ultimo biglietto e terminava di scrivere il verbale, l’altro si avvicinava all’obliteratrice e la apriva. Abbiamo subito telefonato alla Sab, la persona che ci ha risposto ci ha spiegato che il reclamo doveva essere fatto di persona o via mail, ma nel frattempo era meglio pagare la multa in quanto dopo cinque giorni la cifra sarebbe aumentata di molto. Il giorno 10 febbraio ci siamo presentati nella sede della Sab in piazza Marconi a Bergamo dove un impiegato molto gentile, dopo aver ascoltato il reclamo, ci ha ripetuto sostanzialmente le stesse cose dette al telefono. Abbiamo chiesto di poter parlare con un responsabile ma al momento era in riunione e non poteva riceverci. Ma siamo sicuri che funzioni proprio così? Ho sbagliato insegnando a mio figlio che l’onestà paga sempre?».

La Sab interviene sulla vicenda: «Conosciamo il caso, è in fase di valutazione. Abbiamo contattato i controllori - spiega Giovanni Piccinini, direttore di esercizio della Sab di Bergamo -, che ci hanno dato una versione un po’ diversa della vicenda: il ragazzo, alla richiesta di esibire il documento di viaggio ha tentennato e non lo ha consegnato. Dopo più sollecitazioni, il controllore ha quindi deciso di sanzionare il giovane. Circa dieci minuti dopo lo studente ha mostrato al controllore il biglietto: la sanzione era già stata emessa, ma non per questioni di date e timbrature, ma perchè non era stato reso noto il biglietto. Stiamo comunque prendendo in considerazione la sospensione della multa».

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