Togliere l’auto uccide il commercio
S. Caterina, scrive una residente

«Ho letto con molta attenzione l’articolo di Marco Marzano con la proposta di togliere le auto da Borgo Santa Caterina e ho un paio di considerazioni da fare come residente». Inizia così la lettera di un’abitante di Santa Caterina, una che in questo borgo storico «ci è nata».

«Ho letto con molta attenzione l’articolo di Marco Marzano con la proposta di togliere le auto da Borgo Santa Caterina e ho un paio di considerazioni da fare come residente». Inizia così la lettera di un’abitante di Santa Caterina, una che in questo borgo storico «ci è nata».

«Togliere il traffico nella via significherebbe far chiudere anche i negozi rimasti aperti e che lavorano di giorno, mentre la notte la via diventerebbe un unico locale notturno - scrive -. La seconda considerazione la faccio come madre di figli adolescenti e mi chiedo: ma la città non riesce ad offrire nulla ai ragazzi se non cocktail a prezzi stracciati e stazionamenti in strada uno a notte fonda a bere, fumare e urlare, in qualsiasi stagione e con qualunque tempo?».

Evidentemente il Sig. Marzano la mattina non deve alzarsi alle 6,30 per andare a lavorare, e preferisce concentrarsi sulla “vivacità” notturna della strada, senza pensare a chi di giorno vive realmente nella via e di notte chiede, legittimamente,di poter dormire».

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