Traffico di droga dalla Colombia sino al Trentino via Telgate

Una banda di trafficanti di cocaina, composta per lo più da italiani e colombiani, è stata sgominata dalla Polizia di Trento. Gli agenti, dopo aver scoperto - nel gennaio scorso - una raffineria a Telgate, hanno arrestato otto persone e hanno sequestrato sostanziose quantità di droga.L’operazione, denominata «Escobar 2003», si è conclusa questa mattina all’alba ed ha interessato le province di Trento, Bergamo e Milano. Lei indagini sono state condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo trentino in collaborazione con la Gendarmeria francese di Montpellier.

Secondo quanto scoperto dagli investigatori, la banda aveva la sede a Trento, da dove il presunto capo, un colombiano, gestiva il traffico della cocaina che dal Sudamerica giungeva in Italia, tramite la Spagna e attraverso la Francia, nascosta nel materiale per imballare i mobili. Raffinata in provincia di Bergamo , la droga veniva quindi venduta all’ ingrosso in Lombardia e in Trentino Alto Adige. ll traffico di cocaina ammontava a circa 40 kg al mese per un giro d’affari di quasi 2 milioni e mezzo di euro all’anno.

Le indagini sono partite nel luglio 2003 dopo l’ arresto di un bergamasco di 37 anni, Fausto Fusari, scoperto dal Comando di Montpellier della Gendarmeria francese con un carico di 20 kg di cocaina pura al 90%. Le successive indagini hanno portato a individuare il presunto capo dell’ organizzazione criminale, Leonardo Fabio Rodriguez Escovar, un colombiano di 35 anni ricercato dal 1999 dalla Procura di Roma per traffico internazionale di droga. Secondo l’ accusa, l’uomo gestiva il traffico da un appartamento di Trento.

La svolta nelle indagini si è avuta lo scorso gennaio con la scoperta, a Telgate, di una raffineria di droga situata in un capannone agricolo. Qui, secondo gli inquirenti, arrivavano i carichi con centinaia di sacchetti di segatura imbevuta di una soluzione di cocaina. Poi la cocaina veniva immersa nella benzina e in altre sostanze chimiche, fino ad ottenere la sostanza pura. Nel corso della perquisizione, la Polizia ha sequestrato 5 kg e mezzo di cocaina semiraffinata. Su tali elementi la Procura ha chiesto l’emissione di 8 ordinanze di custodie cautelari. Sono finiti in carcere: il colombiano Escovar e la sua convivente Zoila Rosa Rojas Jurado, 46 anni, Carlo Tabarelli, 60 anni di Salorno (Bolzano), Leone Signorelli, 64 anni di Castelli Calepio (Bergamo), presunto responsabile della raffineria, Carlos Camacho Ramirez, di 27 anni, Rogers Marino Sanchez Rodriguez, 34 anni, cugino di Escovar, e Gaetano Aceste, 57 anni di Cinisello Balsamo (Milano).

(28/09/2004)

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