Tragedia in montagna, 29enne di Bagnatica cade in cordata, urta la testa e muore

Andrea Rizzi, 29 anni, barista di Bagnatica, è morto precipitando nel vuoto per circa 6 metri mentre scalava una parete sul Gran paradiso. Un appiglio di sicurezza ha ceduto sotto il suo piede di esperto arrampicatore e il giovane, sorretto solo dalla corda dell’imbragatura con il compagno di avventura, è caduto, ha urtato la testa contro la roccia ed è morto sul colpo.La tragedia è avvenuta ieri nel primo pomeriggio su una parete di roccia attrezzata in Val Noasca, sulle alture del Gran Paradiso. Andrea era in compagnia dell’amico Luca Barcella, 33 anni, medico di Bagnatica: insieme avevano deciso di affrontare la parete di roccia nella zona attrezzata per le arrampicate sportive. Entrambi i giovani erano degli esperti scalatori, Luca Barcella è anche membro della Commissione medica del Cai di Bergamo e Andrea aveva fatto della montagna la sua grande passione soprattutto negli ultimi due anni.La giornata era bella e i due giovani hanno affrontato la parete della Val d’Orco nel primo pomeriggio dopo aver già effettuato un’altra ascesa in una località vicina in Valmarossa. Entrambi erano attrezzati e con le imbragature di sicurezza, casco, moschettoni e protezioni. Andrea era il capocordata, e la parete era completamente sgombra, non vi erano altri arrampicatori. Ormai quasi in vetta, con ogni probabilità, attraverso le ricostruzioni dei soccorritori e dell’amico, un chiodo ha ceduto sotto il piede di Andrea Rizzi. Da lì la caduta nel vuoto, sorretto dalla corda dell’amico, che non ha potuto fare nulla. Andrea Rizzi ha sbattuto la testa contro la parete di roccia: l’impatto violento è stato fatale. Sul posto sono intervenuti l’Elisoccorso del 118 e il Soccorso alpino, oltre ai carabinieri della compagnia di Ivrea, ma ormai il giovane era senza vita. Luca Barcella ha assicurato la corda e ha raggiunto l’amico per prestare i soccorsi nel minor tempo possibile ma ormai il giovane era senza vita.(09/11/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA