Tredicimila badanti da regolarizzare

Bergamo: previsti solo 1.500 ingressi dai flussi 2007. Le escluse: «Aspettiamo la sanatoria». Le famiglie: «Paura dei controlli. Sì ai contratti, ma con meno burocrazia e più sgravi fiscali»

Sono 12 mila le famiglie in Bergamasca escluse dal decreto flussi 2007. Significa che resteranno nei terminali del ministero degli Interni le richieste per una badante e una colf inoltrate da altrettanti datori di lavoro presenti nel nostro territorio. Su 13.543 domande inviate a Roma infatti, le quote d’ingresso per la nostra provincia si fermano a 1.530 unità.Eppure il numero resta e parla chiaro: la domanda di lavoro c’è, e anche l’offerta. Ecco perché famiglie e badanti guardano con speranza all’ipotesi di sanatoria. Entrambe le parti infatti sono pronte a uscire dal sommerso perché, dicono, non conviene a nessuno. E soprattutto, dopo le ultime dichiarazioni del ministro Maroni, sulla lotta alla clandestinità, aumentano i timori di controlli a tappeto.Proprio le famiglie bergamasche però denunciano le difficoltà che si incontrano nel percorso di regolarizzazione di colf e badanti: troppa burocrazia, tempi lunghissimi per siglare un contratto e ottenere un permesso di soggiorno, mancanza di contributi economici (in termini di sgravi fiscali) da parte degli enti pubblici per sostenere le famiglie in difficoltà. Anche badanti e lavoratori stranieri in nero sono stanchi di una vita all’ombra: «Abbiamo un lavoro onesto, dateci la dignità di un permesso di soggiorno», spiegano.L’inchiesta su L’Eco del 28 maggio(28/05/2008)

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