Treni e il miraggio dell'aria condizionata
I pendolari raccontano i loro viaggi

Dopo la disavventura del viaggio di mercoledì 20 giugno del treno delle 8.02 da Bergamo a Milano, i pendolari sono dovuti anche tornare a casa in serata e la situazione non è migliorata.

Dopo la disavventura del viaggio di mercoledì 20 giugno del treno delle 8.02 da Bergamo a Milano, i pendolari sono dovuti anche tornare a casa in serata e la situazione non è migliorata. «Vado a Milano Centrale per prendere il treno delle 18.10 sperando di trovare un posto "fresco" (cosa impossibile salendo a Lambrate). Cosa pensate che si trovi? Prima carrozza: aria condizionata assente, seconda carrozza: aria condizionata assente; terza carrozza: aria condizionata assente. Quarta carrozza: aria condizionata funzionante e senza un solo posto libero Quinta carrozza con aria condizionata solo in metà vagone. Mi fermo nella metà fresca ma a Lambrate (10 minuti di ritardo su una percorrenza di 8 minuti!) l'aria condizionata muore e noi restiamo al caldo. Poi il treno si ferma per motivi che resteranno per sempre ignoti al bivio di Treviglio e all'orario di arrivo a Bergamo non siamo nemmeno a Verdello... Poi si ferma fuori Bergamo e noi restiamo al caldo ad attendere chissà che ... Si arriva finalmente alle 19.15 con quasi 20 minuti di ritardo (su 50 di viaggio)» racconta un pendolare con dovizia di particolari. «Mi domando se si aspetta che qualcuno abbia un collasso sul treno per effettuare qualche intervento serio - continua il viaggiatore - sulla climatizzazione dei treni. Mi domando dove siano quei dirigenti di TreNord che garantivano che quella scorsa sarebbe stata l'ultima estate al caldo. Mi domando perché TreNord viva in una repubblica tutta sua con leggi tutte sue: qualunque ispezione di Asl o ispettorato del lavoro giudicherebbe insalubri le condizioni sui nostri treni (che sono il posto di lavoro dei ferrovieri) e farebbe interrompere il servizio fino al ripristino di condizioni umane. Mi domando perché chi ha portato il servizio a questo disastro sia in TreNord che in Fs che in Regione Lombardia sia ancora al suo posto e non dico si dimetta, ma non abbia nemmeno il coraggio e la dignità di chiedere pubblicamente scusa».

Non va meglio sugli altri treni: «Idem il treno delle 21.10 da Centrale - scrive un altro pendolare -. Una sauna. Dopo Pioltello sono saltate anche le luci». E poi: «Idem sul treno delle 18.49 da Lambrate a Bergamo - gli fa eco un'altra pendolare -. Niente aria condizionata ma solo un tripudio di finestrini aperti... Che poi quando il treno fa le soste in aperta campagna, addio aria! E pure due porte rotte in due carrozza consecutive!».

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