Treviglio-Bergamo, si cambia rotta
«Valuteremo alternative all’autostrada»

Il presidente della Provincia Matteo Rossi (Pd) rimette in discussione il progetto dell’autostrada Bergamo-Treviglio.

Questa è la principale novità emersa durante gli «Stati generali della mobilità», riunitisi a Zingonia per fare il punto sulla mobilità sul territorio, in particolare sui problemi del collegamento viabilistico tra Bergamo e la pianura.

Problemi a cui la società Autostrade Bergamasche spa ha proposto come soluzione la costruzione dell’autostrada Bergamo-Treviglio. Di questo progetto, con l’ex presidente Ettore Pirovano (Lega), Via Tasso è sempre stata una forte sostenitrice tanto che possiede anche il 25,2% delle azioni della società.

Ora questo sostegno non è più così netto visto che Rossi ha espresso una precisa volontà, ossia costituire al più presto una commissione tecnica composta da progettisti della Provincia e rappresentanti dei Comuni che si trovano sulla tratta Bergamo-Treviglio. Obiettivo: valutare costi e tempi di una alternativa all’autostrada come una riqualificazione della viabilità esistente, ossia delle ex statali 525 o 42. Proprio come sempre richiesto dai contrari all’autostrada ai quali la Provincia ha sempre chiuso la porta in faccia.

Da Bergamo a Treviglio, sull’unica strada di 18 chilometri che collega le due principali città della nostra provincia ( l’ex statale 42 del Tonale), ci vogliono 40 minuti, almeno dieci dei quali trascorsi in coda al nodo peggiore di questa storica arteria, il semaforo in centro a Verdello.

Per il resto il viaggio è in realtà tutto un po’ in coda, dietro altre auto che non viaggiano mai oltre i limiti consentiti (quasi impossibile, con tutto questo traffico) e che si devono districare tra 19 rotatorie.

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