Treviglio dice no alla «landa desolata»

Si tratta del tratto di territorio, lungo parecchi chilometri e largo da poche decine a qualche centinaia di metri, che stando agli attuali progetti sarebbe delimitato da una parte dal tracciato dell’autostrada Brebemi e dall’altra dalla nuova linea ferroviaria ad alta velocità

Il cosiddetto «corridoio della landa desolata» preoccupa cittadini e amministratori di Treviglio. Si tratta del tratto di territorio, lungo parecchi chilometri e largo da poche decine a qualche centinaia di metri, che stando agli attuali progetti sarebbe delimitato da una parte dal tracciato dell’autostrada Brebemi e dall’altra dalla nuova linea ferroviaria ad alta velocità. Una terra di nessuno, dove nessuno vorrebbe costruire un’azienda e tantomeno una casa.

Il comune - nonostante la crisi - ha redatto un documento da inviare alla Provincia e alla Regione con 8 osservazioni. Spicca una nota che chiede l’integrazione - cioè l’avvicinamento - del tracciato autostradale con quello dell’alta capacità ferroviaria. Anche con questo obiettivo l’amministrazione aveva deciso di entrare a far parte degli azionisti Brebemi.

Le altre osservazioni: non modificare il tracciato all’altezza dello svincolo con la tangenziale Est (che avrebbe ripercussioni anche sulla parte bergamasca del percorso); realizzare barriere fonoassorbenti e piantumazioni; limitare l’altezza del tracciato a quello della linea ferroviaria Milano-Venezia; no all’ipotesi di cave per l’estrazione della ghiaia nella Bassa (salvo autorizzazione delle amministrazioni locali); realizzare gli svincoli occupando meno spazio possibile. Ci anche osservazioni di natura strettamente locale, che toccano i collegamenti con la viabilità ordinaria. La Regione dovrà dare una risposta entro il 10 agosto.

(12/06/2004)

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