Tromba d’aria a Berbenno Pronti i risarcimenti

Il Comune distribuirà il denaro in base alle richieste di chi ha subìto danni

Sono arrivati finalmente a destinazione i contributi regionali per il risarcimento dei danni causati da una tromba d’aria nel 2003. È stata dunque premiata la lunga attesa dei fondi destinati a risarcire i danni provocati dagli eventi calamitosi che si sono abbattuti sul territorio del comune di Berbenno nei mesi di luglio e agosto del 2003. La Giunta regionale, attingendo al «Fondo regionale di Protezione civile» ha messo a disposizione del Comune il 70% dei contributi richiesti per i danni subìti dai privati il 27 luglio dell’anno scorso, quando una tromba d’aria colpì violentemente il paese.

Furono scoperchiati tetti, abbattuti alberi e colpite più di cento abitazioni, soprattutto nelle località Casa Muri, Cà Passero, Piazzasco, Cà Bafeno e nel centro del paese.

Anche la rete elettrica fu colpita: il paese intero rimase per più di venti ore senza corrente.

I danni richiesti dai privati colpiti ammontano a oltre 409 mila euro, cifra calcolata dal Comune con i dati raccolti in base alla compilazione di un apposito modulo da parte degli interessati. I fondi regionali ricevuti ricoprono il 70% di questa cifra, depurata dalla franchigia: sono state cioè escluse quelle schede compilate dai privati che hanno subìto un danno ai propri immobili inferiore ai duemila euro e che non hanno quindi diritto ad alcun aiuto economico. Non sono stati inoltre calcolati i risarcimenti già coperti dalle assicurazioni private e sono stati infine esclusi i danni subìti dai beni mobili. Il Comune ha quindi ricevuto la somma totale di 256.444 euro a cui vanno sommati 9.523 euro per le spese di prima emergenza, cifra richiesta e ottenuta.

Un mese dopo la tromba d’aria il Comune di Berbenno, esattamente il 28 agosto 2003, dovette fare i conti con un’altra forte grandinata: in questo caso furono di 350 mila euro le richieste dei privati – soprattutto per i danni subìti ai tetti e alle carrozzerie delle macchine – giunte in Comune, dichiarato in quei giorni dalla Provincia «comune soggetto a calamità naturali». Il fondo regionale di Protezione civile anche in questo caso ha coperto il 70% del danno (senza depurazioni della franchigia): ha stanziato quindi 245 mila euro più tremila euro per le spese di prima emergenza sostenute.

«Le richieste di aiuto per la tromba d’aria sono state 26 mentre per la grandinata sono arrivate in Comune 25 cosiddette “schede A” – ha spiegato il sindaco Alessandro Pellegrini –. Ora che i risarcimenti dopo più di un anno di attesa e di richieste agli enti preposti sono arrivati, spetterà al Comune erogare i fondi, una volta controllata la completezza delle domande, che devono essere accompagnate da foto agli immobili danneggiati e dalle fatture relative alle spese sostenute». A breve l’Amministrazione comunale organizzerà un incontro pubblico durante il quale saranno spiegate tutte le modalità necessarie e l’iter burocratico per ottenere i risarcimenti.

(09/11/2004)

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