Troppe buche in strada? Colpa del caro petrolio

Ne è convinto l’assessore provinciale Valter Milesi: c’è un legame preciso tra il caro petrolio e l’asfalto che, dopo ogni pioggia, si sbriciola in buche e crepe. «L’assenza sempre più frequente di una buona percentuale di petrolio nel bitume – spiega – spesso diventa determinante». Il risultato sono le strade di questi giorni, ridotte a un gruviera, un milione e duecentomila euro di interventi sulle provinciali per i danni dell’inverno e una media di quattro «uscite » al giorno per i rattoppi solo per le vie cittadine.Ma la soluzione secondo gli esperti c’è e si chiama asfalto modificato. La Vitali Spa di Cisano Bergamasco è un’azienda che produce bitume ed è costantemente aggiornata sulle innovazioni di mercato. L’amministratore delegato Massimo Vitali rileva che nella Bergamasca e in Italia il problema dei rattoppi è più accentuato che nel resto d’Europa.
«Gli asfalti applicati in Italia – spiega Vitali – sono quelli che costano meno a livello internazionale. Ci sono invece dei prodotti, i cosiddetti asfalti modificati, che costano di più rispetto alla media e vanno per la maggiore all’estero. Sono solitamente asfalti drenanti, ma non solo, e danno più sicurezza: mediamente costano il doppio di un prodotto normale, ma quando si rifà un manto stradale il prodotto di base incide al 50 per cento sul costo del lavoro finito e i prezzi iniziali vengono ammortizzati, almeno in una certa misura. Senza dimenticare che questi asfalti possono durare più del doppio rispetto a un materiale normale».

Il problema, però, è l’utilizzo di certi prodotti: «In Italia vengono utilizzati quasi esclusivamente sulle autostrade – prosegue Massimo Vitali –. All’estero, invece, si è forse più abituati a ragionare a lungo termine e, soprattutto in Francia e Germania, il drenante migliore è utilizzato anche per le strade provinciali. Questo dà una maggior sicurezza e soprattutto evita rattoppi troppi frequenti. I problemi che si verificano in A4, invece, hanno una storia a sé: l’infrastruttura ha subito un intervento di grossa portata, per la realizzazione della quarta corsia. E puntualmente quando si effettuano opere di quel tipo il fondo delle carreggiate subisce assestamenti difficili da prevedere, che comportano avvallamenti».

(19/01/2008)

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