Troppi furbetti non pagano il bus
Sab: ora i vigilantes controllano

I primi due sono al lavoro da lunedì, primo giorno di scuola, altri due entreranno in servizio a breve. Troppi «portoghesi» sui bus, troppa gente che non paga il biglietto o ne prende uno a tariffa ridotta e in Sab sono corsi ai ripari, «arruolando» i vigilantes.

I primi due sono al lavoro da lunedì, primo giorno di scuola, altri due entreranno in servizio a breve. Troppi «portoghesi» sui bus, troppa gente che non paga il biglietto o ne prende uno a tariffa ridotta e in Sab sono corsi ai ripari, «arruolando» i vigilantes.

Una sperimentazione per l’azienda di trasporto, già avviata con successo in altre città, a Padova come a Verona. «È prevista fino a dicembre, ma se dovesse funzionare non escludiamo di aumentare ulteriormente il servizio e di estenderlo temporalmente», spiega Nicola Santicoli, dirigente della Sab, società del gruppo Arriva.

Divisa verde, basco bordeaux in testa, in questi giorni i vigilantes della «Civis» fanno la spola tra le pensiline delle Autolinee e quelle della Sab e controllano biglietti e abbonamenti di chi sale sugli autobus. Aspettano che i mezzi si riempiano e salgono a controllare. Le sorprese non sono mancate: su un autobus almeno una cinquantina di viaggiatori, nella quasi totalità studenti, è stata trovata con il biglietto non timbrato o sprovvista.

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