Tutela animali: Lav raccoglie 1.150 firme
«Stop maltrattamenti, regole subito»

La Lega anti vivisezione (Lav), per mano del referente provinciale di Bergamo Donato Ceci e della attivista Simona Magni, ha consegnato al sindaco Giorgio Gori 1.150 firme a sostegno del Regolamento tutela animali, sottoposto pochi mesi fa alla garante tutela animali Paola Brambilla.

Le firme sono state raccolte prevalentemente in città nelle giornate nazionali di dicembre. Il Regolamento proposto si basa sul documento condiviso da Anci e Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente ed è frutto dell’esperienza di Lav e di altre importanti associazioni operanti sul territorio italiano. Tra le principali novità il divieto della detenzione dei cani a catena, il divieto di detenzione di cani per finalità di accattonaggio, l’accesso degli stessi nei locali pubblici (con le dovute misure), il vincolo di rispetto delle linee guida del ministero dell’Ambiente – basate sulla commissione Cites – per i circhi che fanno uso di animali esotici. Inediti e appositamente studiati dall’ufficio legale Lav per la proposta bergamasca i due articoli sul trasporto ippico e sulla regolamentazione della vendita di crostacei.

Una versione ampliata del documento è stata recentemente approvata a Mantova; anche in quel caso, la proposta di regolamento era stata supportata da una petizione siglata da 600 abitanti della provincia mantovana. Inoltre, lo stesso regolamento è stato già adottato nel 2014 dal Comune di Arzago.

«Questo regolamento – commenta Donato Ceci – incarna il comune ed accresciuto senso di rispetto verso gli animali con cui condividiamo spazi e tempi e rafforza la loro identità di soggetti in una società moderna e responsabile; responsabili speriamo siano i pareri degli organi deputati al controllo del benessere animale e il voto del Consiglio in merito ad un argomento, quello della tutela degli animali, che non dovrebbe conoscere differenze di bandiera né di ruoli all’interno della società».

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