Un caso di «mucca pazza» scoperto a Caravaggio

E’ risultata positiva al test rapido per la Bse una mucca da latte acquistata in provincia di Novara nel 1998 (insieme ad altri otto capi) e macellata nei giorni scorsi a Lodi, appartenente ad un allevamento di media grandezza di Caravaggio (complessivamente 230 capi). Per il momento sembra di escludere - secondo i veterinari dell’Asl di Bergamo - l’eventualità che nell’azienda di Caravaggio sia in atto un focolaio di encefalopatia spongiforme bovina. E’ il terzo caso di «mucca pazza» in provincia di Bergamo: i precedenti avvennero nel gennaio 2001 e nel maggio 2003. «La "pezzata" (nata nel 1996) è stata avviata al macello - come ha ricordato il dott.Tino Consoli, direttore del dipartimento di veterinaria dell’Asl - non perché presentasse sintomi riconducibili alla Bse, ma perché in età di macellazione. La Bse è stata scoperta perché la mucca macellata è stata sottoposta al test rapido previsto dalla legge per tutti gli animali avviati al macello con oltre 24 mesi». Da parte sua il direttore generale dell’Asl Bergamo, Silvio Rocchi, avverte che «i consumatori di casa nostra non devono temere nulla, l’aver scoperto il caso di Caravaggio è la conferma della validità delle procedure che seguiamo». Quale sorte toccherà all’allevamento di Caravaggio? Deciderà la Regione, ma sembra che il destino degli animali sia più roseo di quanto avvenisse in passato. Intanto dalla sera del 2 gennaio viene distrutta fino a contrordine la produzione di latte nell’allevamento di Caravaggio.

(06/01/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA