Una maxidonazione milionaria per la Casa di riposo di via Gleno

E poi c’è chi non crede a Babbo Natale. La notizia verrà ufficializzata solo martedì, antivigilia di Natale, ma la Casa di riposo di via Gleno sta per ricevere un gran bel regalo: un lascito testamentario molto consistente, si parla di 5-6 milioni di euro.

Bocche cucite sia in Comune che alla Casa di riposo, ma da indiscrezioni sembra che il benefattore sia un notaio nato a Piazzatorre – con studio a Bergamo – e scomparso qualche tempo fa.

Nel suo testamento avrebbe espresso la volontà di destinare i suoi averi – case, terreni e conti correnti vari – a un ente d’assistenza di natura privata, bergamasco e non, a scelta del Consiglio dei notai. Pare che al ballottaggio siano arrivati il Gleno e la Casa di riposo don Stefano Palla di Piazza Brembana, e che la votazione non sia stata per nulla unanime. Ma tant’è, la maggioranza ha deciso per la Casa di riposo cittadina, quella che non più tardi di un anno fa aveva una situazione debitoria da spavento. Nota bene, nel frattempo il Gleno ha anche acquisito una personalità giuridica di diritto privato, visto che ha provveduto alla trasformazione da Ipab (Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza) a Fondazione di partecipazione, così come richiesto dalla normativa regionale in materia. Quindi la neonata Fondazione «Santa Maria Ausiliatrice» avrebbe tutte le carte in regola per risultare beneficiaria di questo corposo lascito. Per la Casa di riposo, dopo un 2002 drammatico e un 2003 di lacrime e sangue, si annuncia un 2004 decisamente più sereno. Questa eredità è un’occasione più unica che rara per far quadrare i conti, voltare pagina e puntare a un rilancio che l’ente ha già delineato sulla carta, ma che ora potrebbe essere di più ampio respiro. Ieri intanto la Casa di riposo ha ricevuto un piccolo anticipo del regalo di Natale: 4000 euro, frutto di una causa che il sindaco Cesare Veneziani ha vinto contro un periodico e un giornalista locale. Nobile intento quello di devolverli alla Casa di riposo, ma forse non è stato il massimo dello stile consegnare l’assegno in occasione degli auguri di Natale con i giornalisti: un po’ come parlare di corda in casa dell’impiccato, per intenderci...

Ma sono dettagli, comunque: l’importante è che nella Casa di riposo possa tornare la tranquillità, che il clima da tutti contro tutti di questi ultimi tempi finisca. Molto spesso si è auspicato che questa struttura possa tornare nel cuore dei bergamaschi: un primo segnale è arrivato, e molto forte. Con la speranza che i nuovi amministratori sappiano anche fare tesoro di qualche errore dei predecessori e che il Gleno non debba più rivivere certe pagine drammatiche di questi ultimi tempi. E magari che per il 2004 le rette non vengano toccate, e se proprio verso il basso: in fin dei conti ora ce n’è a sufficienza per chiudere i buchi, voltare pagina e ricominciare. Però, che bel Natale...

(20/12/2003)

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