Un’allergia scatenata dal curaro
Così sarebbe morta Adelaide

Un’allergia scatenata dal curaro, sostanza utilizzata in campo anestetico per favorire il rilassamento dei muscoli e migliorare l'intubazione.

Sarebbe stata questa la causa della morte di Adelaide Croce, la bambina di un anno di Romano di Lombardia deceduta lo scorso maggio all’ospedale Maggiore di Crema dopo essere stata sedata per essere sottoposta a una «esofagogastroduodenoscopia».

Si tratta al momento solo di una indiscrezione riguardante le risultanze degli esami istologici svolti dai medici legali incaricati dalla Procura di Cremona, che sulla vicenda ha aperto delle indagini iscrivendo nel registro degli indagati per omicidio colposo tre medici.

Indiscrezione che comunque riporta ancora sotto i riflettori la tragedia della morte di Adelaide, che il 23 aprile avrebbe compiuto 2 anni. Il 14 maggio sarà invece un anno da quando la piccolina, che soffriva di celiachia, era entrata all’ospedale Maggiore per sottoporsi, su prescrizione medica della gastroenterologa dello stesso nosocomio, a una «esofagogastroduodenoscopia». Esame che prevedeva per la bambina di essere sottoposta a anestesia totale ed essere intubata. L’intubazione non era però nemmeno iniziata quando Adelaide era stata colpita da tachicardia e poi da arresto cardiaco.

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