Università, nel 2004 uno stage alla Ferrari

Sarà una coincidenza, ma l’ingegner Eugenio Bizzocchi ha iniziato a lavorare per la Ferrari Corse sul finire del 1995, proprio quando a Maranello arrivò anche Michael Schumacher. Quattro stagioni di studio e di perfezionamento delle nuove macchine seguite da altre quattro di continui successi. Bizzocchi ieri pomeriggio a Dalmine ha tenuto una lezione - aperta al pubblico - agli studenti universitari della facoltà di Ingegneria, dal titolo «Come si progetta una F1 vincente». Nell’occasione è stato anche anticipato che, l’anno prossimo, sarà valutata la possibilità per gli studenti universitari di effettuare uno stage a Maranello. È stato il professor Sergio Baragetti, docente di «Costruzione macchine» a volere la lezione sulla Ferrari e gli studenti hanno risposto colmando l’aula magna inserita nel Polo tecnologico di Dalmine: non solo aspiranti ingegneri, ma anche ragazzi delle superiori arrivati da Bergamo e Treviglio. Bizzocchi vanta un curriculum in diversi ambiti della Ferrari Corse: quattro anni nel settore progettazione motore, due alla gestione del motore in pista, sia per i test che per le corse, gli ultimi al settore Ricerca e Sviluppo. «Quanto interviene il pilota sui vari aspetti della vettura quando il veicolo è già stato realizzato?», gli ha chiesto uno studente, volendo anche sapere quanto sono pesate le capacità di Schumacher e quanto quelle del team che il tedesco ha alle spalle. «Una vettura si progetta in quattro mesi - ha esordito Bizzocchi - dopodiché i piloti comunque molto esigenti, possono intervenire su alcuni dettagli: certamente c’è un feedback durante tutta la stagione tra il pilota e i diversi reparti di progettazione». Le domande degli studenti - che hanno dimostrato passione, tifo e competenza da veri ingegneri - sono arrivate al termine di una lezione molto tecnica tenuta da Bizzochi sulla progettazione. Sono emersi molti dati che ruotano attorno a una scuderia di Formula uno: la stagione che segue una vittoria inizia con il lavoro del settore ricerca e sviluppo, partendo dall’analisi delle prestazioni dell’anno precedente. Il 90% del materiale che compone una Ferrari è prodotto direttamente dagli uomini di Maranello, il resto arriva dall’esterno: un esempio anche dalla bergamasca, con i freni della «Brembo». «Sono 250 i motori che produciamo in un anno - ha sottolineato l’ingegnere -. Il 2003 è stato un anno importante, nel quale abbiamo dimostrato di non aver "bruciato" inaspettatamente alcun motore».

Il professor Baragetti, al termine della lezione, ha comunicato una notizia che potrebbe aprire nuove possibilità per gli studenti bergamaschi: «I contatti con Bizzochi e la Ferrari sono ottimi. Nel 2004 valuteremo la possibilità di uno stage proprio a Maranello, per ora non è possibile specificare altro». «Il lavoro che faccio è comunque molto gratificante - ha concluso l’ingegnere del team Ferrari -: invito tutti a inviarci un curriculum».(19/11/03)

© RIPRODUZIONE RISERVATA