V. Seriana in fiamme, 13 roghi
L’appello: cittadini segnalate

Ancora piromani in azione in alta Valle Seriana, dove un nuovo incendio si è sviluppato martedì sera verso le 20,45 in località Monsec, nel territorio di Ardesio. Roghi anche a Rovetta e Colzate. Con un appello ai cittadini: «Troppi incendi, segnalateli».

Ancora piromani in azione in alta Valle Seriana, dove un nuovo incendio si è sviluppato martedì sera verso le 20,45 in località Monsec, nel territorio di Ardesio.

Data l’ora e il buio ormai fitto, si è creduto in un primo tempo che fosse ripartito l’incendio che sabato si era sviluppato a monte della località More, sul confine tra Villa d’Ogna e Ardesio. Invece si trattava di un altro fronte sul Monte Secco, appiccato sicuramente dai piromani.

Immani gli interventi: il territorio percorso dalle fiamme si trova nel nostro comune. Il fuoco, a tarda ora, è stato appiccato un località Monsec, posta all’incirca a 1.250 metri di quota. Poi, spinto dal vento, è salito verso l’alto raggiungendo una quota di circa 1.450 metri e interessando un’area compresa tra i cinque e i sei ettari.

Per domare le fiamme dalle prime luci dell’alba sono intervenuti due elicotteri bombardieri della Regione Lombardia, provenienti da Bergamo e da Sondrio. Attingendo acqua dal bacino di Cerete, contrada di Ardesio, l’hanno scaricata sulla montagna in fiamme, riuscendo a spegnere - ma solo in parte - il fuoco, con voli durati fino a mezzogiorno e ripresi da un solo elicottero nel pomeriggio. Proprio per la difficoltà di domare definitivamente le fiamme, su richiesta del Corpo Forestale dello Stato - cui spetta la direzione dello spegnimento degli incendi boschivi -, è stato richiesto l’intervento di un Canadair. Il grande velivolo, partito da Genova, è giunto in zona a mezzogiorno. Da allora ha compiuto ogni 13 minuti 21 voli in tutto, scaricando acqua(seimila litri per ogni volo) attinta nel lago d’Iseo e mescolata con sostanze ritardanti bianche, sui vari focolai che ogni tanto ripartivano qua e là.

All’opera dei velivoli si è aggiunta quella delle squadre dei volontari antincendio, in tutto una decina - quattro della Croce Blu, tre di Clusone e altrettanti di Rovetta - che hanno provveduto alla bonifica da terra: un’operazione non certamente facile per via dei luoghi impervi e dello strato, alto circa un metro, di foglie e paglia (la zona non è mai stata incendiata in passato), dell’area percorsa dalle fiamme. Le operazioni antincendio sono state sospese alle 17.30, quando il Canadair è ripartito per Genova e i due elicotteri sono rientrati alle basi di Bergamo e Sondrio.

Quali i danni provocati dal nuovo incendio? Spiegano i forestali di Gromo, che si sono anche recati nella zona percorsa dal fuoco: «I danni economici non sono rilevanti. Sono bruciati piccoli abeti cresciuti negli ultimi 20 anni nella località, fino a 30/40 anni fa utilizzata come pascolo, mentre nella parte alta sono andati in fumo cespugli ed erba resa secca anche dalla prolungata siccità. Più marcati i danni ambientali, sia per la microfauna, sia perchè sono bruciati alberelli che stavano crescendo nella zona piuttosto impervia, a difesa anche dello stesso suolo».

Ma i problemi non sono finiti qui con un altro rogo a Rovetta, in località Zenier lungo i versanti del monte Blum, la montagna che troneggia sopra al paese e all’abitato di Fino del Monte. Subito è stato richiesto l’intervento dell’elicottero della Regione Lombardia, che ha permesso di domare in poco tempo le fiamme, favorite oltre che dal vento anche dal bosco resinoso. Fortunatamente il velivolo era già in zona, sull’incendio di Ardesio. Intorno alle 17,05 il terzo allarme, questa volta in media valle, in località Hunì, sopra Bondo di Colzate. In questo caso, essendo la zona accessibile da terra non è stato richiesto l’intervento dell’elicottero, ma sono state inviate due squadre, la prima partita dalla sede della Croce Verde di Colzate, la seconda di Clusone, con un modulo specifico, inviata dalla sede della Comunità montana Valle Seriana a Clusone. Quando gli uomini sono giunti sul posto non hanno trovato un incendio, ma solamente un fuoco di ripulitura dal quale si era alzata un’alta colonna di fumo

Una situazione preoccupante quella dei tanti incendi degli ultimi mesi: quest’anno, da febbraio, abbiamo già avuto 12 incendi. Ebbene, 9 di questi, vale a dire l’80%, sono stati di origine dolosa. «È importante che i cittadini ci segnalino ogni minima situazione sospetta: quando vedono una colonna di fumo, si guardino bene intorno per capire se ci sia qualcuno che si allontana oppure un’auto e ce lo segnalino al nostro numero verde 1515». A dichiararlo Rinaldo Mangili, comandante provinciale della Forestale:l’aiuto dei cittadini per fermare i piromani è fondamentale.

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