Vegetariani sì, ma non troppo
Ecco la dieta «flessitariana»

Per chi proprio non ce la fa a eliminare del tutto la carne nel piatto, ma vuole giovarsi dei benefici della dieta vegetariana.

Arriva la «dieta flessitariana», una alimentazione «flessibile» che prevede prodotti di origine animale per solo pochi giorni a settimana e il resto dei giorni si è vegetariani. Lo spiega nel suo libro intitolato «The Flexitarian Diet», la nutrizionista americana Dawn Jackson Blatner. Secondo quanto riferito online sul magazine Shape, la dieta vegetariana offre importanti benefici per la salute, specie quella del cuore. Inoltre può aiutare la silhouette, infatti studi hanno evidenziato che i vegetariani sono mediamente il 15% più magri di chi mangia carne.

Tuttavia non tutte le persone, sia pur animate da buone intenzioni, riescono a dire addio per sempre ai prodotti di origine animale. La dieta flessitariana, incentrata su prodotti di origine vegetale, non elimina del tutto la carne, evitando anche un rischio abbastanza comune nelle alimentazioni vegetariane, ovvero la carenza di alcune vitamine del gruppo B o di ferro. La dieta non solo propone una serie di ricette tutte a base di verdure, limitando la possibilità di consumo di carne a 4 (per i principianti) fino a 1-2 giorni a settimana per i più esperti. Ma mette al bando tutto il cibo di tipo industriale, dal cibo spazzatura alle carni lavorate di salsicce, insaccati, wurstel e consiglia di evitare o limitare il consumo di dolci.

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