Via Quarenghi con le telecamere arma in più contro la criminalità

Occhi elettronici in grado di filmare e incastrare quegli spacciatori che sono diventati padroni incontrastati

In via Quarenghi erano state invocate a gran voce per mesi. Tre, quattro, possibilmente cinque telecamere puntate sulla via più «calda» del centro. Occhi elettronici in grado di filmare, registrare e incastrare quegli spacciatori che negli ultimi anni sono diventati padroni incontrastati della zona. Finalmente sono arrivate. O meglio, arriveranno entro due mesi.

Il contratto per la fornitura è stato firmato dagli amministratori comunali: «Rientrano nel secondo lotto di 18 apparecchiature per la telesorveglianza - spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Marcello Puppi - che andranno ad aggiungersi alle 43 già installate in altre vie del centro e inaugurate dall’allora ministro degli Interni Claudio Scajola». Via Quarenghi non poteva che essere in cima alla lista: troppo critica la situazione per passare in secondo piano. Da tempo infatti questa via, che una volta doveva solamente combattere con un po’ di traffico di troppo e una certa carenza di parcheggi, è diventata una delle zone più battute dagli spacciatori, soprattutto dopo una certa ora. Alla delinquenza legata agli stupefacenti si è affiancata tutta una serie di inconvenienti, tanto da rendere la vita dei suoi residenti e dei commercianti un vero e proprio incubo: dalla sosta selvaggia, agli schiamazzi notturni, alle risse che sono ormai all’ordine del giorno.

Almeno tre o quattro telecamere delle 18 acquistate - per questo secondo lotto l’amministrazione comunale ha stanziato 370 mila euro - verranno così installate nel tratto compreso tra via don Luigi Palazzolo e via San Giorgio.

(4/3/03)

Su L’Eco di Bergamo del 4 marzo 2003

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