Vigile picchiato al comando
È giallo a Cividate al Piano

Si tinge di giallo l’episodio accaduto mercoledì all’interno del comando della polizia locale di Cividate, culminato con il ferimento di uno dei due agenti, colpito in volto da un individuo sulla cui identità sono incorso accertamenti da parte dei carabinieri.

Si tinge di giallo l’episodio accaduto mercoledì all’interno del comando della polizia locale di Cividate, culminato con il ferimento di uno dei due agenti, colpito in volto da un individuo sulla cui identità sono incorso accertamenti da parte dei carabinieri.

Un’aggressione costata a Fabio Semeoli la frattura di uno zigomo e un trauma cranico, per cui è stato trasportato in ospedale, sottoposto agli accertamenti radiografici del caso e poi dimesso con 35 giorni di prognosi. A rendere la vicenda ancor più enigmatica il fatto che l’aggressore, stando alle insistenti voci circolate in paese, e non solo, potrebbe essere il collega , in servizio dal 2006 e responsabile dell’ufficio dei vigili urbani.

A smentirle è stato però lo stesso agente ieri disponibile a raccontarci entro un certo limite, viste le indagini in corso, quanto successo mercoledì verso le 13: «Non ho aggredito il collega - ha affermato - ma mi sono solo interposto nel limite delle mie possibilità a una situazione fortemente critica, con l’agente colpito da un individuo che è poi fuggito».

Limitazione la sua, secondo il responsabile dell’ufficio, dovuta ai postumi dell’aggressione che subì la notte tra l’11 e il 12 febbraio a Cividate, quando verso l’una e mezzo due individui lo assalirono sotto casa: «Sono ancora scosso per quell’episodio e non sono riuscito più di tanto a evitare il contatto tra il mio collega e l’aggressore, che non ho riconosciuto. È stato un caso che io fossi lì perché ancora non a pieno servizio per quanto mi è capitato, però il segretario comunale mi aveva invitato a rientrare per coadiuvare il lavoro del collega».

Una versione che contrasterebbe con quella che circola e molto probabilmente uscita dallo stesso ufficio di polizia locale, dove sembra fossero presenti, al momento dell’accaduto, i soli due agenti. Il che farebbe propendere per un possibile litigio tra loro. I carabinieri di Martinengo hanno comunque raccolto le due versioni e testimonianze per portare avanti l’attività d’indagine. Ieri abbiamo contattato l’agente Fabio Semeoli, in servizio a Cividate dal dicembre scorso, che si è però limitato a rispondere: «No comment».

Che si tratti di versioni contrastanti, lo ha confermato anche il sindaco Luciano Vescovi che mercoledì poco prima dell’aggressione si trovava con gli agenti nell’ufficio: «Avevo scambiato alcune parole con loro, poi me ne sono andato, venendo richiamato in municipio poco dopo da un dipendente, quando si è verificato l’episodio. Ho ascoltato le versioni dei due agenti e contrastano tra di loro, però saranno i carabinieri a far luce»

Fabrizio Boschi

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