Violenza sessuale e rapina Arrestato un marocchino

Violenza sessuale, rapina e sequestro di persona. Sono queste le accuse di cui dovrà rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari un marocchino di 23 anni, clandestino e senza fissa dimora. Il giovane extracomunitario è stato sottoposto a fermo dai carabinieri di Seriat nella serata di ieri: secondo gli investigatori il giovane, nel giro di tre giorni, con la complicità di un connazionale, si sarebbe reso responsabile prima di violenza sessuale nei confronti di una quarantaduenne di Bergamo, quindi di rapina e sequestro di persona ai danni di un operaio di 31 anni di Albano Sant’Alessandro.

Il primo episodio risale alla tarda serata di sabato 12 giugno: la vittima, una signora di 42 anni, residente a Bergamo, quella sera si era incontrata con un marocchino per acquistare della sostanza stupefacente. Stando a quanto da lei poi denunciato ai carabinieri, lo avrebbe raggiunto in una zona isolata alla periferia di Brusaporto: il marocchino si sarebbe presentato insieme ad un connazionale. I due extracomunitari, in una cascina abbandonata tra Brusaporto e Albano, avrebbero abusato di lei, andandosene poi con la sua Lancia Y.

Nella notte tra il 14 e il 15 giugno, poco dopo la mezzanotte, il secondo episodio, sempre nella stessa zona. Questa volta, a farne le spese, un operaio di 31 anni fermo con la sua auto al semaforo di Albano Sant’Alessandro, all’incrocio tra la strada statale 42 del Tonale e via del Santuario: secondo quanto l’uomo ha denunciato, due extracomunitari lo avrebbero costretto a farli salire sulla sua Volkswagen Golf e condurli fino ad un casolare abbandonato a Brusaporto, minacciandolo con una grossa pietra. Lì sarebbe stato legato e imbavagliato, quindi i due marocchini si sarebbero allontanati con la vettura. Solo alcune ore dopo l’operaio sarebbe riuscito a liberarsi e a dare l’allarme ai carabinieri.

(17/06/2004)

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