Virus del Nilo, è pericoloso?
Burioni: «Letale un caso su mille»

Il medico Roberto Burioni cerca di fare chiarezza sul virus del Nilo Occidentale, che ha causato alcune vittime anche in Italia. Come si trasmette? In quali casi è letale?

Il medico e divulgatore scientifico Roberto Burioni ha scritto un post per spiegare nel dettaglio cosa è il virus del Nilo occidentale. In Lombardia l’attenzione è alta e l’assessorato regionale alla Sanità ha inviato una serie di prescrizioni alle Ats territoriali.

Ecco il post di Burioni.

«Si sente parlare spesso del virus del Nilo Occidentale e, anche a causa del nome fuorviante, molti sono confusi. Facciamo chiarezza.

Il virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus, WNV) si trasmette tra gli uccelli attraverso la puntura delle zanzare. Un uccello infetto viene punto da una zanzara, la zanzara si infetta, da infetta punge un altro uccello e gli trasmette la malattia. Se la cosa si fermasse qui potrebbe pure fregarcene; il problema è che la zanzara non punge solo gli uccelli. Dopo avere punto un uccello infettato può pungere un uomo, trasmettendogli l’infezione.

La malattia che ne segue è nell’80% dei casi asintomatica: sarebbe a dire tanto lieve che il paziente non se ne accorge, negli altri provoca febbre, mal di testa e altri sintomi che passano da soli. Purtroppo però in un caso su 100-150 (quindi non troppo raramente) si ha un’encefalite molto grave che all’incirca in un caso su 1000 è letale. Particolarmente a rischio di sviluppare la forma gravissisima sono gli anziani e le persone con malattie concomitanti, ma può capitare a tutti.

Una cosa però deve essere chiara: l’uomo non ha NESSUN ruolo nella trasmissione, è quello che viene chiamato “ospite terminale” o “ospite incidentale”. La zanzara che punge l’uomo malato non è in grado di trasmettere la malattia. Solo le zanzare che pungono gli uccelli possono farlo. Per cui non ha senso in questo caso prendersela con i migranti: al massimo si possono incolpare gli uccelli migratori, ma non gli uomini.

Non esistono terapie per curare questa infezione e, per la gioia degli antivaccinisti, non abbiamo neppure un vaccino per prevenirla.

Che fare, dunque?

La risposta è semplice: eliminare dagli ambienti urbani le zanzare, che sono degli insetti non solo fastidiosi, ma anche estremamente pericolosi, essendo in grado di trasmettere molte malattie infettive delle quali WNV è una (ma ce ne sono altre). Questa estate è stata particolarmente sfortunata (ve ne sarete accorti probabilmente): a causa dell’alternarsi di caldo torrido e pioggie le zanzare si sono sviluppate in maniera abbondantissima e come conseguenza abbiamo avuto oltre 250 casi clinici di WNV e 10 morti.

Dobbiamo pretendere che i comuni facciano il loro dovere con disinfestazioni frequenti ed efficaci (gli insetticidi attualmente in uso sono innocui per l’uomo) e anche ognuno di noi deve fare in modo, a casa propria, di non favorire la replicazione delle zanzare. Che non sono solo fastidiose, ma pure molto pericolose.

In questo caso l’immunità “di gregge” l’abbiamo se spariscono le zanzare. In questo caso il virus del Nilo Occidentale (e tanti altri virus pericolosi) non riuscirà a circolare e saremo tutti al sicuro.

Fonte OMS WNV fact sheets.

PS: ci sono molte promettenti linee di ricerca contro le zanzare (anche io ci sto lavorando) che speriamo diano nel futuro frutti promettenti».

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