Yara, bocciati i cani molecolari
Per il pm sono inaffidabili

Per gli inquirenti che indagano sul caso Yara la pista del cantiere di Mapello è tramontata da tempo. Fra gli atti dell'inchiesta, spunta un dettaglio curioso: a riprova del fatto che i segugi impiegati nelle ricerche della tredicenne presero un abbaglio.

Per gli inquirenti che indagano sul caso Yara la pista del cantiere di Mapello è tramontata da tempo. Fra gli atti dell'inchiesta, spunta un dettaglio curioso: a riprova del fatto che i segugi impiegati nelle ricerche della tredicenne presero un abbaglio – almeno così ritiene chi indaga – il pm Letizia Ruggeri ha inserito nel fascicolo a carico di Mohammed Fikri (quello riferito alla pista del cantiere) articoli di cronaca sulla presunta inaffidabilità di quei cani.

La pista fiutata dai cani molecolari è fra gli elementi inseriti dal gip Ezia Nicora a sostegno dell'ordinanza in cui dispone l'apertura di un fascicolo d'indagine a carico di Fikri, con l'ipotesi di favoreggiamento. Nel fascicolo, il pm Letizia Ruggeri ha inserito un articolo di cronaca che riguarda il recente caso di Laura Winkler, la tredicenne di Brunico trovata morta martedì scorso in un burrone, a seguito di una caduta accidentale.

I cani portavano alla soglia di un hotel chiuso sulla provinciale che scende verso la Val Pusteria. Qualche chilometro più giù rispetto a dove, invece, la ragazza effettivamente si trovava. Ma non è il primo caso in cui il fiuto dei cani molecolari viene messo in discussione. Così anche nel caso di Melania Rea.

Leggi di più su L'Eco in edicola sabato 27 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA