Yara, centro estetico ed edicola
Li frequentava Bossetti a Brembate

«Massimo Bossetti era un tipo rispettoso, ma chiuso». Il presunto assassino di Yara Gambirasio viene descritto così, con poche parole, da Valentina Locatelli, la titolare del centro estetico «Oltremare» di Brembate Sopra.

«Massimo Bossetti era un tipo rispettoso, ma chiuso». Il presunto assassino di Yara Gambirasio viene descritto così, con poche parole, da Valentina Locatelli, la titolare del centro estetico «Oltremare» di Brembate Sopra.

Il salone, frequentato da Bossetti a Brembate, si trova a poche centinaia di metri dalla villetta della famiglia Gambirasio in via Rampinelli. Bossetti era un cliente assiduo del centro estetico: «Veniva da me - commenta la titolare - molto spesso. Da quando ho cambiato sede, circa tre anni fa, non lo vedo più, ma prima era un mio cliente affezionato. Non ho mai fatto grandi discorsi con lui proprio perché era una persona riservata. Quando ho saputo che l’avevano fermato per il delitto di Yara ovviamente non potevo crederci. Mi ha fatto davvero un certo effetto».

Bossetti nel paese della tredicenne non frequentava solo il centro estetico, ma sovente si fermava a prendere gadget per i figli all’edicola che si trova di fronte alle piscine di Brembate Sopra, a pochi passi dal centro sportivo. Il dettaglio è stato sottolineato dalla moglie Marita, dopo che i carabinieri l’avevano convocata in caserma lunedì per l’interrogatorio. È un riscontro importante perché il presunto omicida ha motivato così la sua frequente presenza a Brembate Sopra.

«Massimo Bossetti - spiega Giuseppe Colombi, il titolare dell’edicola al centro della dichiarazione di Marita - era un mio cliente, ma non veniva da me così spesso. Io non ricordo cosa comprasse e quindi non so se acquistava figurine o qualcosa per i figli. Può essere perché sono oggetti che tengo, ma io non ricordo perché non avevo nessun rapporto con lui, se non quello di cordialità tra commerciante e cliente».

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