Yara, il fratellino: «Anche a Messa
la seguiva un uomo col pizzetto»

L’uomo col pizzetto seguiva Yara anche in chiesa, non solo per strada. Lo aveva ricordato il fratellino (ora tredicenne) della ragazza uccisa, quando nel luglio 2012 fu sentito dagli inquirenti alla presenza di una psicologa. «Mia sorella aveva paura di un signore in macchina che la guardava male».

L’uomo col pizzetto seguiva Yara anche in chiesa, non solo per strada. Lo aveva ricordato il fratellino (ora tredicenne) della ragazza uccisa, quando nel luglio 2012 fu sentito dagli inquirenti alla presenza di una psicologa.

«Mia sorella aveva paura di un signore in macchina che andava piano e la guardava male, quando lei andava in palestra e tornava a casa percorrendo via Morlotti», aveva dichiarato il bambino.

Nello stesso verbale - ed è la novità trapelata ieri - il tredicenne rivela che la sorella se l’era ritrovato pure a Messa: «Yara mi aveva raccontato che all’inizio dell’estate del 2009 lo stesso individuo la osservava in chiesa, seduto nello stesso banco, e armeggiava col telefonino come se stesse digitando i numeri sulla tastiera».

Non sarebbe stato un episodio sporadico, quello raccontato dal ragazzino. La sorella all’inizio ne aveva solo parlato, ma quando gli aveva indicato l’uomo in una occasione successiva,sempre seduto a pochi posti di distanza da loro, anche il tredicenne lo aveva «visto rifare quel gesto col cellulare».

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