Zanzara tigre in forte aumento in Bergamasca

La presenza della zanzara tigre in Bergamasca è in forte aumento. Lo rilevano gli esperti del Museo di Scienze Naturali che sul loro sito internet pubblicano i dati del monitoraggio provinciale realizzato in collaborazione con l’Asl. Per questo motivo si raccomanda ad ogni cittadino di adottare comportamenti adeguati al contenimento di questo infestante molesto. I rilevamenti sono effettuati attraverso ovitrappole che consentono di avere una stima degli adulti presenti nell’ambiente. I comuni intressati dal montoraggio 2008 sono: Bergamo, Dalmine, Ponte S. Pietro, Grumello del Monte, Treviglio, Seriate, Urgnano, Romano di Lombardia, Brembate Sotto e Bariano. Quest’anno al monitoraggio provinciale aderirscono anche alcuni comuni appartenenti al PLIS del Basso Brembo. Il monitoraggio, iniziato il 20 maggio, terminerò il 6 ottobre per un totale di 10 cicli di campionamenti..La zanzara tigre ha dimensioni simili a quelle delle zanzare comunemente presenti nel nostro ambiente (4-10 mm di lunghezza) ed è distinguibile da queste per il colore nero con evidenti bande bianche sia sul corpo che sulle zampe e per una linea bianca sulla parte superiore del torace che prosegue sul capo.Dove viveCome nelle altre specie di zanzare sono solo le femmine a pungere poiché hanno bisogno di un pasto di sangue per poter far sviluppare le uova. Dopo ogni pasto la femmina è in grado di deporre fino a 100 uova. La zanzara tigre depone le uova in piccole raccolte d’acqua dove vengono deposte poco sopra la superficie. Le uova si schiudono quando vengono sommerse e da queste fuoriescono le larve che si accrescono più o meno rapidamente in funzione della temperatura, diventando prima pupe e poi adulti in grado di volare. L’intero ciclo dura dai 7 ai 12 giorni.Come contrastarne lo sviluppoNei centri abitati l’infestazione di Aedes albopictus è legata alla presenza di piccole raccolte d’acqua come quelle che si formano in tombini e bocche di lupo per lo sgrondo dell’acqua piovana, nei sottovasi delle piante, in bottiglie, barattoli, teli di copertura, pneumatici depositati all’aperto e pluviali.Al momento della schiusa delle uova, l’insetto ha bisogno di pochissima acqua per la trasformazione in adulto quindi:EVITIAMO OGNI RISTAGNO D’ACQUAsvuotiamo ogni settimana sottovasi, piscine gonfiabili ed altri contenitori; nei cimiteri puliamo periodicamente e con cura i vasi portafiori...eliminiamo, barattoli, bottiglie, contenitori e vecchi copertoni lasciati all’aperto...copriamo bidoni e cisterne pieni di acqua per l’irrigazione degli orti con coperchi, teli e zanzariere ben tesi...          introdurre, in vasche e fontane, pesci rossi che predino le larve di zanzara tigre;disciogliere nei tombini prodotti larvicidi. L’Istituto Superiore di Sanità prevede l’utilizzo di Bacillus thuringiensis var. israelensis che non è tossico per l’ambiente e si può facilmente reperire in farmacia a basso costo.CHI CONTATTARE IN CASO DI NECESSITA’ASL Bergamo - via Borgo Palazzo, 130 Direzione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica          tel. 035/2270594 Per il riconoscimento di esemplari e’ possibile consegnare il campione presso il Museo di Scienze. Per una corretta identificazione si raccomanda all’utente di danneggiare il meno possibile l’esemplare.e-mail: [email protected](05/08/2008)

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