Zona rossa, il pm a Roma per Conte
Ecco chi sarà interrogato oggi e domani

L’attesa è per venerdì 12 giugno quando il premier Conte insieme ai ministri Speranza e Lamorgese, a Roma, saranno ascoltati per la mancata zona rossa in Bergamasca. Anche nella giornata di venerdì previsti degli incontri, mercoledì è stata la volta di Brusaferro.

La decisione è arrivata mercoledì 10 mentre fuori dalla Procura di piazza Dante il comitato «Noi denunceremo» si metteva in fila per depositare 50 esposti. La Procura bergamasca nel frattempo si è «spostata» a Roma dove venerdì saranno sentiti, come persone informate sui fatti, il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e quello della Salute Roberto Speranza.

Il tema sul tavolo del procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota e del suo pool di esperti è quello che nei giorni scorsi aveva portato anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera a Bergamo: la mancata zona rossa a Nembro ed Alzano, una decisione che ai primi di marzo sembrava già adottata, con i militari dell’Esercito e dell’Arma dislocati in un albergo di Osio Sotto e pronti a cinturare Alzano e Nembro.

A fine maggio Fontana e Gallera, sentiti come testimoni, hanno ribadito che sulla questione Milano aveva fatto un passo indietro sapendo che il governo aveva già mobilitato i soldati, pur avendo la Regione la facoltà di intervenire autonomamente, come recita la legge 833 del 23 dicembre 1978.

Misura che in quei giorni caldi era stata suggerita anche dagli esperti. Il 3 marzo con una nota del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, il 5 con un documento firmato dal presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro in cui si legge che «pur riscontrandosi un trend simile ad altri comuni nella regione, i dati in possesso rendono opportuna l’adozione di un provvedimento che inserisca Alzano Lombardo e Nembro nella zona rossa».

Perché tali pronunciamenti alla fine furono ignorati? È quello che i magistrati bergamaschi hanno chiesto mercoledì 10 giugno allo stesso Brusaferro, chiamato a rendere dichiarazioni come persona informata sui fatti davanti a Rota e al suo pool investigativo che hanno ascoltato il professore nella sede dell’Iss in viale Regina Margherita a Roma. Top secret il contenuto del colloquio.

Giovedì 11 maggio potrebbe toccare, sempre come persona informata sui fatti, a un altro scienziato, Walter Ricciardi, rappresentante italiano all’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro Speranza. La giornata potrebbe anche servire agli inquirenti bergamaschi per fare il punto insieme ai colleghi della Procura romana sulle prospettive di un filone, quello della zona rossa, del quale non si esclude i pm di piazza Dante possano rimanere orfani per questioni di competenze territoriali. Se verrà infatti dimostrato che la decisione di non attuare il provvedimento per Nembro e Alzano fu presa a Roma, potrebbe infatti entrare in campo la magistratura capitolina.

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