Le acque della Roggia Serio
produrranno energia al paese

Produrre energia pulita per diminuire le emissioni di anidride carbonica di 700 tonnellate l’anno. Torre Boldone è pronta a far propri i principi della Carta di Milano, presentando per la prima volta il progetto che realizzerà sulla Roggia Serio Grande una centrale idroelettrica di piccola potenza.

Produrre energia pulita per diminuire le emissioni di anidride carbonica di 700 tonnellate l’anno. Torre Boldone è pronta a far propri i principi della Carta di Milano, presentando per la prima volta il progetto che realizzerà sulla Roggia Serio Grande una centrale idroelettrica di piccola potenza. L’opera verrà realizzata interamente dalla H20 Power, società che garantirà per i prossimi 20 anni il 5 per cento dei suoi utili alle casse del Comune, una cifra di circa 30 mila euro e che saranno investiti nei servizi alla comunità.

I vantaggi per la comunità

«Siamo soddisfatti – spiega il sindaco Claudio Sessa – perché riusciremo a produrre più energia pulita e quindi a risparmiare. Come Comune abbiamo aderito al Patto dei Sindaci e, con questo intervento, credo proprio che riusciremo a rispettarlo. La bolletta per i cittadini non subirà variazioni, ma i soldi rientreranno nel bilancio del Comune che poi studierà come utilizzarli per favorire la comunità di Torre Boldone». Sulla roggia, un canale artificiale di circa 20 chilometri dove scorrono le acque deviate del Serio, è presente, all’altezza di via Giovanni Reich, un salto naturale di circa 6 metri che verrà sfruttato per creare energia elettrica. Il progetto non vedrà variazioni al salto geodetico e all’aspetto paesaggistico della roggia.

Il corpo centrale dell’impianto sarà completamente interrato e non visibile all’esterno. «All’interno della centrale – spiegano Gianangelo Cividini, assessore all’Urbanistica, e Nicola Gherardi, assessore ai Lavori Pubblici – troverà posto una turbina, con relativo generatore, per la produzione di energia elettrica da fonte idraulica. La portata massima sarà di 4,3 metri cubi al secondo, mentre la portata media di concessione sarà di 2,9 metri cubi. Avrà una potenza media di 175 kilowatt e una producibilità media di 1,5 milioni di kilowattora. È studiata per ridurre il rumore trasmesso, eliminare il sollevarsi di polveri nell’ambiente, ridurre drasticamente il calore emesso nell’ambiente e migliorare e rendere costante il rendimento elettrico».

I tempi del progetto

L’opera, una volta ottenuta l’approvazione da parte del Consorzio di Bonifica, verrà realizzata entro 12 mesi e sarà garantita per un tempo di almeno 30 anni. L’investimento è di un milione e 490 mila euro, di cui un milione circa solo per opere civili.

«Si tratta di un grosso successo – concludono gli assessori -. Abbiamo raggiunto l’accordo con la società a metà estate e ora abbiamo gli ultimi incontri con partire ufficialmente. Sono tre anni che ragioniamo su come creare energia pulita e, inizialmente, avevamo pensato a riqualificare una struttura già presente, ma non siamo riusciti a trovare l’accordo con il proprietario. Ora siamo pronti con questo progetto che sicuramente darà soddisfazione a tutta l’amministrazione e soprattutto ai cittadini».

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