Scopriamo che Bergamo
è una città «grandissima»

Mobilità urbana sempre più difficile, trasporti e infrastrutture locali insufficienti e sottodimensionate, traffico cittadino caotico, e sempre più difficoltà di parcheggio in una città sempre più grande.

Anzi ormai grandissima. Già, perché è proprio questo il primo vero dato che emerge da uno studio sugli ultimi vent’anni di sviluppo di Bergamo. Una «nuova» città che viene raccontata in ogni suoi risvolti nel nuovo numero della rivista «eco.bergamo», in uscita dall’8 marzo, in edicola gratuitamente con il quotidiano L’Eco di Bergamo (chiedetela al vostro edicolante).

Una città, Bergamo, che tutti pensavamo già «grande», tanto da farla coincidere lungo il confine amministrativo di tutti i comuni che circondano il capoluogo. Oggi scopriamo un’altra realtà: gli ultimi collegamenti stradali, la ferrovia potenziata lungo la via Treviglio, lo sviluppo di un aeroporto e dei suoi servizi, l’espandersi dei centri commerciali ma anche l’ospedale e le nuove aree industriali e artigianali nella cintura urbana hanno esteso la città al di là del Serio e del Brembo, considerati finora i “confini” naturali della Grande Bergamo.

Ora si scopre che Bergamo è diventata Grandissima, di quasi 600.000 abitanti, paragonabile quasi a Bologna. Una prospettiva totalmente nuova, che richiede un’analisi completamente differente da quella seguita finora. Viene spiegato in profondità nel servizio pubblicato sul nuovo numero di «eco.bergamo» e, grazie al contributo dello studio presentato, vengono anche indicate ipotesi e idee progettuali per arrivare a un’adeguata pianificazione della mobilità della città, tenendo conto delle nuove cresciute dimensioni e superando l’idea che il capoluogo possa fare un piano per sé senza coinvolgere gli altri comuni intorno.

Torna forte così – quasi urgente - il progetto di un Piano d’area vasta che appunto sappia tenere conto di questi grandissimi confini, fino ad arrivare a rivalutare per le Valli perfino il progetto di una tramvia per Romano.

«eco.bergamo» dall’8 marzo è in edicola gratuitamente con il quotidiano L’Eco di Bergamo (chiedetela al vostro edicolante)

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