Moscato, un marchio vincente
In 24mila alla festa di Rosciate

Si sono spenti domenica sera 7 settembre i riflettori sulla nona edizione della Festa del Moscato di Scanzorosciate che anche quest’anno ha avuto un incredibile successo di pubblico. I visitatori sono accorsi numerosissimi nel borgo di Rosciate.

Si sono spenti domenica sera 7 settembre i riflettori sulla nona edizione della Festa del Moscato di Scanzorosciate che anche quest’anno ha avuto un incredibile successo di pubblico.

I visitatori sono accorsi numerosissimi nel borgo di Rosciate ad assaggiare il famoso vino da meditazione e a degustare i prodotti tipici del territorio scanzese.

L’evento, che è divenuto un appuntamento classico nel calendario di appuntamenti settembrini, ha saputo conquistare anche quest’anno le persone con le sue proposte enogastronomiche e con vari intrattenimenti: dal classico Palio del Moscato allo show del Ducato di Piazza Pontida, dalle esibizioni musicali alla rievocazione storica a cura del gruppo Vall’Alta di Albino.

«Sono veramente soddisfatto e orgoglioso - commenta il sindaco Davide Casati - di Scanzorosciate e di tutta la sua comunità. Abbiamo superato il numero di visitatori della scorsa edizione: più di 24 mila persone hanno quindi scelto di fare un giro alla Festa. Il segreto di questo evento è il contesto storico-agricolo che abbiamo saputo creare e che riunisce in modo omogeneo persone di tutte le età».

La nona edizione si è conclusa da poche ore, ma lo sguardo del primo cittadino si rivolge al futuro: l’anno prossimo la festa spegnerà dieci candeline, proprio nell’anno di Expo: «Lavoreremo - sottolinea Casati - per ottenere fondi regionali o ministeriali per promuovere il territorio e per non farci trovare impreparati ad accogliere i numerosi visitatori che giungeranno a Bergamo per l’Esposizione Universale».

Con la chiusura della festa si è conclusa anche l’esperienza di L’Eco Café a Scanzorosciate: la redazione mobile si sposta a Spirano per la sagra del tartufo nero bergamasco, domenica prossima. In meno di 30 ore sono stati venduti più di 150 abbonamenti trimestrali e il centesimo abbonato spiega le ragione e i motivi che l’hanno portato a rinnovare il sodalizio con il nostro giornale: «Io sono abbonato da cinque anni - spiega Attilio Sala di Villa d’Almè - e abbiamo deciso di sottoscrivere l’abbonamento presso L’Eco café perché l’offerta era veramente vantaggiosa, imperdibile direi. Leggiamo il giornale dopo colazione, dopo pranzo e dopo cena: è diventata una piacevole abitudine e non potremmo mai immaginare di non sfogliare ogni giorno il vostro giornale».

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