Popolare Bergamo SpaIl timone a Guido Lupini

Popolare Bergamo SpaIl timone a Guido LupiniSi completa la squadra operativa del vertice della futura Banca Popolare di Bergamo Spa, l’istituto che continuerà ad avere i rapporti con la clientela e che sarà interamente controllato dalla Banche Popolari Unite Scrl (o Bpu Banca), società cooperativa che nascerà dalla fusione tra Popolare di Bergamo e Comindustria.

Nel segno della continuità, Guido Lupini (nella foto), attuale condirettore generale della Popolare insieme ad Alfredo Gusmini (che diventerà direttore generale della Bpu Banca), assumerà nella Banca Popolare di Bergamo Spa la carica di direttore generale e amministratore delegato, una carica, quest’ultima, che rappresenta una novità nella storia dell’istituto.

A Lupini sarà quindi affidata la guida della società, Banca Popolare di Bergamo Spa, che nascerà dallo scorporo dell’attività bancaria dell’attuale Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino Scrl, e dovrà gestire una rete di circa 380 sportelli (per oltre un terzo in provincia di Bergamo). Si tratta di un ruolo chiave all’interno del gruppo anche perché la Popolare di Bergamo Spa, come le altre banche reti (Comindustria Spa, Ancona Spa e Carime Spa) che faranno capo a Bpu Banca, manterrà un’importante autonomia operativa, continuando a svolgere l’attività bancaria a contatto con la clientela, all’interno del coordinamento di gruppo che sarà assicurato dalla holding, alla quale saranno affidate sostanzialmente funzioni di controllo strategico, tecnico-operativo e gestionale.Il futuro direttore generale e amministratore delegato della Popolare di Bergamo Spa, oltre a conoscere bene la realtà territoriale e un istituto dove lavora da quasi quarant’anni, ha partecipato alla definizione del «Nuovo assetto organizzativo» (Nao), entrato a regime l’anno scorso e che sarà conservato in futuro. Il «Nao» ha diviso l’attività in tre segmenti di clientela: «retail» («dettaglio» ovvero «famiglie e piccole imprese»), «corporate» (ovvero «società») e «private» (ovvero «grandi patrimoni»), affidate rispettivamente a Cesare Castelli, Osvaldo Ranica e Silvano Manella che manterranno lo stesso incarico di responsabile anche in futuro.

Da tempo è già stato inoltre definito anche che il presidente della Banca Popolare di Bergamo Spa sarà Emilio Zanetti (che diventerà presidente anche della Bpu Banca). Deve essere però ancora comunicata la composizione del Consiglio d’amministrazione che sarà formato da quindici persone: dieci saranno indicate dal Comitato nomine di Bergamo (tra le quali Zanetti come presidente e Lupini come amministratore delegato) e quattro da Comindustria, oltre a Giampiero Auletta Armenise, ammesso di diritto come amministratore delegato della capogruppo. Il rapporto dieci-quattro nella nomina dei consiglieri sarà mantenuto, questa volta a favore della Commercio Industria anche nella designazione del Consiglio della futura Comindustria Spa.

Tra i dieci consiglieri della futura Popolare di Bergamo Spa e i quattro consiglieri della futura Comindustria Spa di designazione «orobica» figureranno, secondo indicazioni della banca, i consiglieri dell’attuale Popolare di Bergamo non presenti nel consiglio d’amministrazione della Bpu Banca. Si tratta, in particolare, di Antonio Parimbelli, Mauro Bagini, Giuseppe Antonio Banfi, Mario Comana, Giacomo Fustinoni, Andrea Gibellini, Roberto Moroni, Raffaele Rizzardi e Marco Venier.

Il consiglio designato per la società dovrà comunque essere comunicato prima dell’assemblea di fusione di sabato 10 maggio.

(01/05/2003)

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