Congresso Fabi: Poloni dice no
a riassetti a spese dei bancari

«Anche se hanno saputo fronteggiare la crisi in modo decisamente migliore rispetto ad altri colossi stranieri, le nostre banche si trovano ad affrontare una fase particolarmente delicata». Lo ha detto Valerio Poloni, segretario provinciale uscente e segretario nazionale della Fabi (Federazione autonoma dei bancari italiani) durante il 19° congresso provinciale del sindacato, che a Bergamo raggruppa 5.400 iscritti su un totale di 7.300 addetti del settore.

«Siamo - ha detto - alle prese con la necessità di perseguire una rapida ripatrimonializzazione. Ma queste difficoltà non possono costituire pretesto per un’ulteriore ristrutturazione che preveda altri tagli al personale, contrazione degli stipendi dei bancari e un arretramento delle tutele complessive dei lavoratori. Invece, dobbiamo registrare ancora una volta che la soluzione adottata è stata la riduzione della forza lavoro».

Durante il congresso, che ha visto la presenza di 114 delegati, dei vertici nazionali della federazione, e del vicepresidente della Provincia Giuliano Capetti in qualità di ospite, sono stati anche ufficializzati i nomi dei 43 dirigenti sindacali che il 16 novembre saranno chiamati ad eleggere la nuova segreteria provinciale, che vedrà la nomina a segretario coordinatore dell’attuale segretario aggiunto Fabio Scola.

Nella sua relazione, Poloni ha toccato anche il tema dalle pesanti ristrutturazioni bancarie che nella nostra provincia hanno portato alla scomparsa di oltre 600 posti di lavoro.

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