Giò Style fa shopping
e pensa a Piazza Affari

Un'acquisizione strategica per continuare a crescere ed approdare in Borsa entro il 2011. Questo il piano del nuovo corso della Giò Style di Urgnano, specializzata nella produzione di casalinghi e articoli per il tempo libero, che ha ripreso la sua marcia da quando, all'inizio del 2007, è stata rilevata dal fondo di investimento milanese Atlantis Capital Special Situations.

È di questi giorni infatti lo shopping dell'azienda bergamasca che si è assicurata dalla beneventana Plastic Art il 100% di Ordinett, importante marchio nello «storage» della casa con sede a Torino, 27 dipendenti, una quota export del 40% e un fatturato che nell'ultimo anno ha toccato i 25 milioni di euro. «È un'operazione fondamentale per il nostro gruppo - spiega l'amministratore delegato di Giò Style Gianfranco Vercellone -, perché sia Giò Style sia Ordinett agiscono nello stesso mercato, quello dei prodotti per la casa, ma si integrano alla perfezione, perché una va a completare l'offerta dell'altra».

Mentre l'azienda di Urgnano ha un suo punto di forza nella distribuzione prodotti all'ingrosso della casa, «Ordinett - precisa Vercellone - punta invece di più su una gamma di prodotti, sono oltre 900 in catalogo, che consentano di mettere ordine nei guardaroba delle case. È una categoria in forte crescita in tutto il mondo che mancava nella nostra offerta iniziale, mentre viene anche incrementato il canale "fai da te", altro punto di forza dell'azienda torinese; mentre Giò Style resta molto strutturata nella distribuzione dei prodotti all'ingrosso per la casa».

Bocche cucite sull'entità dell'investimento, anche se da Urgnano ammettono che si tratta di un'operazione «di svariati milioni di euro». Come conseguenza, il fondo Atlantis aggiungerà 8 milioni di euro al capitale sociale di Giò Style. Ma le novità non finiscono qui: «Se sul mercato si creeranno le condizioni giuste - aggiunge l'amministratore delegato - continueremo sulla strada delle acquisizioni, sempre a condizione che siano società a noi complementari».

Essendo già leader nel segmento fuoricasa (in particolare borse frigo e frigoriferi termoelettrici), e detenendo il 35% di quote di mercato anche sul fronte dei contenitori domestici per il frigo (con ampio utilizzo della robotica nella produzione), Giò Style intende crescere in altri segmenti, come l'arredo tavola. Intanto ha lanciato due nuove linee di prodotti: «Patù», sistema di più pattumiere montabili per la raccolta differenziata, e «Gesti», 22 utensili per la cucina, dal mestolo alla schiumarola, tutti in acciaio inossidabile, dalla forma originale, grazie a un attento studio ergonomico.

Ma c'è di più. «Nella primavera 2010 - continua Vercellone - abbiamo intenzione di crescere anche nell'e-commerce, soprattutto per i prodotti professionali come i frigoriferi e le borse frigo a temperatura controllata, riservati a laboratori, ospedali, e aziende farmaceutiche. È un mercato in espansione, anche perché la legge prevede sanzioni molto severe ad esempio per chi trasporta medicinali senza uno scrupoloso controllo della temperatura».

In quest'ambito Giò Style fornisce già a Unicef una serie di portavaccini per le sue campagne in tutto il mondo. Così nonostante la crisi, Giò Style, che a Urgnano conta 110 dipendenti (più un numero significativo di addetti anche nell'indotto), punta dritto a Piazza Affari, specie se il trend positivo continuerà: già quest'anno chiuderà con un fatturato stimato di 60 milioni di euro, in crescita rispetto ai 52 milioni del 2008.

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